Le Catene dell’esclusione, un’indagine sui minori Rom nel circuito penale italiano, verrà presentata il 3 dicembre, alle 18.00, a Roma, presso la Rampa Prenestina a via Aquilonia 52. Andranno a correlare la prima presentazione del dossier, video e slide, un mostra pittorica e artigianale di artisti rom e sinti, laboratori di musica in collaborazione con A.P.S Rampa Prenestina.
Il rapporto è il risultato del progetto di ricerca su “L’ambito penale e l’esclusione a catena: Rom, Sinti e Caminanti” condotto e portato avanti da Mama Africa, un’associazione di volontariato che da oltre dieci anni si batte per il rispetto dei diritti fondamentali, per il superamento delle disuguaglianze e per l’inclusione sociale degli emarginati.
Il progetto di ricerca – azione analizza come l’ingresso e la permanenza nel circuito penale degli adolescenti sia sintomo e causa di un processo di emarginazione che parte da una condizione inequivocabile di esclusione sociale. Combattere il pregiudizio, rompere le “catene” dell’autoesclusione e della ghettizzazione che attanaglia molti ragazzi e molte ragazze, focalizzandosi sui minori rom che sono entrati nel circuito penale e faticano ad uscirne: il contributo, Le catene dell’esclusione, con il sostegno dell’Otto per Mille della Tavola Valdese e di Focus – Casa Dei Diritti Sociali, si interroga, insieme ai diretti protagonisti, sul perché di tante difficoltà e su come lo stereotipo e la tendenza potrebbero essere modificati. “Insieme ai diretti protagonisti”, per approfondire il tema e provare a capire la pregnanza del fenomeno, i curatori del progetto hanno coinvolto direttamente i ragazzi e le ragazze incontrati nel percorso. Un esperimento di peer research, attivare la partecipazione, l’azione e l’empowerment, “la ricerca fra pari”, da oggetti dell’indagine ad agenti dell’analisi e dello studio.