Da agosto a ottobre 2016, il team Terragiusta di Medici per i Diritti Umani (MEDU), in collaborazione con Arci Iqbal Masih di Venosa, ha operato in Basilicata, nell’area del Vulture-Alto Bradano, in numerosi insediamenti informali ubicati nei comuni di Venosa, Palazzo San Gervasio e Montemilone. Con una clinica mobile, il team ha prestato prima assistenza medica e orientamento socio-sanitario a circa 200 migranti provenienti per la gran parte dall’Africa sub sahariana occidentale. La quasi totalità dei braccianti visitati (90%) dichiara di essere stato assunto regolarmente, ma allo stesso tempo molti lavoratori lamentano di aver ricevuto solo la comunicazione dell’avvenuta assunzione senza aver mai firmato un contratto di lavoro e per quanto concerne l’intermediazione di manodopera, il 70% dei braccianti intervistati ha dichiarato di lavorare per conto di un caporale. Nonostante l’apertura di due centri di accoglienza a Palazzo San Gervasio e a Venosa, MEDU stima che anche quest’anno circa 1000 lavoratori stranieri abbiano trovato rifugio in case abbandonate, baracche e tende nei comuni di Venosa, Palazzo San Gervasio e Montemilone, costituitesi dopo lo sgombero del cosiddetto “ghetto” di Boreano (noi ne avevamo parlato in particolare qui e qui). Si tratta di edifici fatiscenti, dislocati in luoghi isolati e privi di acqua, luce e servizi igienici. Per il terzo anno quindi i centri hanno funzionato da semplici dormitori, peraltro con standard insufficienti, invece di assolvere alla funzione per la quale erano stati concepiti, quella cioè di offrire servizi a tutela dei lavoratori e di agevolare l’incontro tra questi e i datori di lavoro. La Basilicata ha rappresentato nel corso degli ultimi anni, e in particolare a partire dal 2014, un laboratorio di pratiche volte al superamento dell’illegalità e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. Molti dei provvedimenti adottati, seppur virtuosi nell’intento, si sono dimostrati però solo parzialmente efficaci, rappresentando l’avvio di un percorso e non la soluzione al problema.
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