Chiedono indagini accurate, verità e giustizia i cittadini bengalesi di Pisa che ieri sera si sono mossi in un corteo spontaneo in ricordo di Zakir Hossain, il 34enne che ieri ha perso la vita a causa di una brutale aggressione.
E’ successo domenica 13 aprile, intorno all’una di notte: Hossain, uscito dal ristorante in cui da due anni lavorava come cameriere, si trovava in corrispondenza dell’arco di via San Bernardo, una traversa di corso Italia, in pieno centro. Improvvisamente, un giovane gli si è avventato contro e lo ha colpito violentemente con un pugno al volto, che lo ha scaraventato a terra facendogli sbattere la testa sul selciato. L’aggressore non era solo: nelle immagini riprese dalla telecamere di sorveglianza di vedono altri tre uomini con lui, in disparte al momento del brutale attacco.
Soccorso da alcuni passanti, è stato ricoverato in condizioni gravissime nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pisa, ma non ce l’ha fatta: è deceduto il mattino di martedì 15 aprile.
Sono in corso le indagini per ricostruire i fatti e rintracciare l’aggressore, fuggito subito dopo.
“Non si può morire così, uscendo dal lavoro”, affermano le persone – circa duecento – accorse ieri in piazza. Chiedono che i familiari dell’uomo – che in Bangladesh lascia una moglie e tre figli – possano arrivare in Italia e seguire le indagini, e rilanciano una manifestazione cittadina per venerdì alle 15, con partenza da Piazza S. Antonio.