Un venditore ambulante di origine senegalese è stato aggredito da due ragazzi, che a bordo di uno scooter, gli hanno lanciato sul viso un liquido irritante. Il fatto è accaduto la notte scorsa nel centro storico di Pisa. Non è ancora chiara quale sostanza fosse presente nel liquido, ma si pensa possa trattarsi di candeggina. L’uomo è stato soccorso da alcuni passanti che hanno assistito all’aggressione e, in seguito, medicato agli occhi al pronto soccorso, e poi dimesso con una prognosi di 10 giorni. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine che stanno ricostruendo l’accaduto, anche grazie ad alcuni messaggi postati su Facebook da coloro che hanno prestato aiuto e hanno lamentato un clima di odio diffuso. Tra tanti, un testimone ha raccontato di aver visto il venditore ambulante entrare nel bagno di una birreria. E qui di aver notato che l’uomo aveva gli occhi arrossati, puzzava di candeggina e lo stesso giubbotto sembrava esserne impregnato. Gli stessi testimoni hanno dichiarato che il venditore aveva detto di non vedere bene. Dopo essere stata dimessa, la vittima si sarebbe resa irrintracciabile.
Sempre nella notte di sabato, prima dell’aggressione di via Fucini, in via Contessa Matilde, è stato registrato un altro evento simile, che ha coinvolto un giovane italiano. Il ragazzo è riuscito però a schivare il liquido, non riportando così conseguenze. Inoltre, la stampa riporta almeno altri due casi nei giorni precedenti a danno di altri due cittadini stranieri.
Il sindaco di Pisa, Michele Conti, dal canto suo, esclude il movente razzista e coglie l’occasione per sottolineare l’impegno della sua amministrazione per rendere la città ogni giorno più “sicura”. Mentre il consigliere regionale del Pd, Antonio Mazzeo, scrive un commento sul proprio profilo Facebook “Questa Pisa non è casa mia. Quando si istiga all’odio e alla violenza ci sono imbecilli che si sentono anche in diritto di tirare la candeggina verso un ragazzo di colore. Chi da mesi semina odio oggi almeno chieda scusa”.
Intanto, mentre la polizia è sulle tracce dei due aggressori, tra le ipotesi, oltre al movente razzista, c’è anche quella di un possibile regolamento di conti nell’ambito del racket dei venditori abusivi.
E come spesso accade, anziché concentrarsi sulla gravità della notizia, oltre al tentativo di ridurla e banalizzarla a mero fatto di cronaca ordinaria, ciò che si sottolinea in tutti gli articoli è che la vittima era “forse destinataria di un provvedimento di espulsione perché clandestina”.
Tutto il resto, gesto di violenza gratuita compreso, non conta.