Con riferimento al dibattito in corso sulla iniziativa dei sindaci circa l’art. 13 del d.l. n., 113/2018, conv. in L. 132/18, che nella interpretazione fornita dal Ministero dell’Interno vorrebbe impedire l’iscrizione anagrafica ai titolari di permesso di soggiorno per richiesta di asilo, ASGI (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) ritiene opportuno precisare, con una nota, di avere già in corso iniziative volte a portare davanti alla magistratura la questione con richiesta di rinvio alla Corte Costituzionale. I giuristi ritengono, pertanto, fondamentale invitare i Sindaci, gli assessori comunali e regionali e i ministri ad emanare immediatamente , nell’ambito delle loro competenze, tutti i provvedimenti possibili utili a consentire la assoluta parità di diritti dei richiedenti asilo, nell’ambito della normativa vigente, e ad impartire istruzioni precise ai propri uffici circa il diritto del richiedente di accedere a tutti i servizi (pubblici e privati) erogabili sul territorio comunale (corsi di formazione, di istruzione, Centro per l’impiego, assistenza sociale, nidi, scuole, banche e quant’altro…), facendo applicare rigorosamente l’art. 5, co. 3 d.lgs 142/2015. ASGI dichiara, inoltre, la propria completa disponibilità a fornire il pieno appoggio e il pieno sostegno a ogni iniziativa – tra cui quelle dei Sindaci di Palermo, Napoli e altri – che conduca ad un profondo ripensamento politico e ad ogni azione, anche giudiziaria, idonea ad abrogare questa o altre norme ingiuste contenute nel “decreto sicurezza” o a farne dichiarare dalla Corte Costituzionale l’illegittimità costituzionale.