Nell’anniversario dell’undicesimo anno dalla rivolta di Rosarno, le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti agricoli stranieri impiegati nella raccolta agrumicola nella Piana di Gioia Tauro appaiono quanto mai drammatiche, non solo per il persistere dei fenomeni di grave sfruttamento lavorativo, ma per la crescente precarietà delle condizioni socio-abitative e di salute. La pandemia da Coronavirus ha trovato terreno fertile presso gli insediamenti precari dove la promiscuità abitativa e le pessime condizioni igienico-sanitarie hanno favorito una rapida diffusione del contagio. Il team della clinica mobile di MEDU è tornato ad operare nella Piana per il settimo anno consecutivo nel mese di ottobre 2020, fornendo assistenza sanitaria e supporto legale ai lavoratori agricoli che vivono presso la tendopoli ufficiale di San Ferdinando, il campo container di Rosarno e i casolari abbandonati nelle campagne dei comuni limitrofi. Si stima che siano presenti oltre 1500 persone, con un’affluenza in aumento nel corso dell’ultimo mese.