In Sicilia, a Bagheria, un giovane pregiudicato di 25 anni è stato messo agli arresti domiciliari, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare della Procura di Termini Imerese, in quanto identificato come uno dei presunti aggressori del giovane nigeriano Frederick Omonzokpia, colpito con un crick al volto la sera del 31 agosto, nei pressi della gelateria Anni ’20.
Nel corso della lite, erano intervenuti anche alcuni coetanei per calmare gli animi, mentre la vittima aveva tentato la fuga. “A quel punto – dicono dalla Procura – l’aggressore si è armato di cric, rincorrendo il trentenne, seguito da un nutrito gruppo di persone. Una volta raggiunto lo ha colpito al volto, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni”.
La Procura riferisce anche che l’aggressore ha offeso apertamente la vittima “a causa del colore della sua pelle” e l’ha invitata “a tornarsene al proprio Paese d’origine” , ricorrerebbe dunque il movente della “discriminazione razziale”.
Decisive per le indagini le testimonianze delle persone presenti, che hanno confermato le offese a sfondo razzista e l’aggressione. Gli investigatori hanno poi completato le indagini grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza.
«Per noi l’irrogazione di questa misura cautelare è la conferma della nostra linea difensiva – dice il legale di Frederick – cioè si è trattato di fatti gravi e causati dalla discriminazione razziale. Sembra che ciò che abbiamo rappresentato sia stato riscontrato, per noi si tratta di un’importante conferma di carattere giudiziario. Frederick adesso sta bene, ha sempre continuato a lavorare e a svolgere le sue abitudini, mentre continua a seguire con attenzione la vicenda dal punto di vista giudiziario». Attendiamo gli ulteriori sviluppi del caso.