Il Comitato promotore della campagna L’Italia sono anch’io, costituito dalle principali organizzazioni nazionali impegnate nella promozione dei diritti dei migranti, sta seguendo da vicino e con grande attenzione la discussione parlamentare sulla riforma della cittadinanza.
Il testo approvato dalla Commissione Affari Costituzionali il 24 settembre “rappresenta certamente un passo avanti rispetto alla legislazione vigente. Tuttavia – sottolinea il Comitato – alcune previsioni ci preoccupano molto, e ci preoccupa anche l’assenza di alcune modifiche urgenti alla legge n.91 del 1992″.
Successivamente, l‘Assemblea della Camera ha avviato, il 28 settembre, l’esame del testo unificato: una proposta che si concentra sulla questione fondamentale della tutela dell’acquisto della cittadinanza da parte dei minori, apportando a tal fine alcune modifiche alla legge sulla cittadinanza (legge 5 febbraio 1992, n. 91).
Permane, tuttavia, in modo unanime, da parte di tutte le associazioni che compongono il Comitato, il giudizio negativo per l’assenza nel testo di tutta la parte relativa alle naturalizzazioni e agli adulti, che lascia inalterata l’incapacità del Ministero dell’Interno di gestire le domande e la discrezionalità sugli esiti. Cosi come permangono le preoccupazioni relative all’assenza di una norma transitoria che consenta ai minori o ex minori oggi presenti in Italia, figli di stranieri, di accedere alla nuove previsioni di legge, i dubbi relativi all’assenza di una modifica che consenta ai disabili di accedere alla cittadinanza, e all’assenza di una modifica che riguardi gli europei comunitari, non previsti dalla riforma. E resta un aperto dissenso sulla previsione della condizione legata al permesso UE per soggiornanti di lungo periodo.
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