Una campagna contro il razzismo: questa la proposta presentata dal Pd durante il consiglio regionale della Lombardia.
Un’iniziativa che poteva avere una certa utilità, considerando anche l’escalation di frasi e atti razzisti dell’ultimo periodo, spesso aventi per protagonisti alcuni personaggi istituzionali.
Però, la proposta è stata bocciata da PdL e Lega Nord.
Una decisione che si scontra con quanto dichiarato prima della riunione del Consiglio regionale dal Presidente della Regione Roberto Maroni: “Essere contro il razzismo e il rispetto delle regole sono i presupposti per l’azione politica”, aveva dichiarato Maroni, dicendosi pronto ad accogliere qualsiasi iniziativa in tal senso, purché “ragionevole e non ideologica”.
Forse PdL e Lega hanno rinvenuto una base ideologica nel testo della proposta, in cui si faceva riferimento a “diverse manifestazioni di stampo razzista che offendono la Regione e il Paese intero, come i continui attacchi rivolti al ministro Cecile Kyenge” anche “provenienti da esponenti politici lombardi”?
Vero è che questi attacchi ci sono stati (degli ultimi ne abbiamo parlato qui e qui).
Anche alla luce degli ultimi avvenimenti, sarebbe necessario compiere delle scelte politiche che testimonino la reale volontà di contrastare il razzismo.
La scelta di Pdl e Lega in Lombardia va esattamente nel senso opposto.