Diciotto associazioni impegnate nella tutela della salute di migranti e rifugiati lanciano un appello ai governi europei e agli europarlamentari. I centri di grandi dimensioni come quello di Moria, aperti in Grecia e in Italia per realizzare il cosiddetto Approccio Hotspot, hanno effetti devastanti sulla salute mentale di rifugiati e richiedenti asilo. Il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, lungi dall’essere “un nuovo inizio” come lo ha definito la Commissione europea nel presentarlo lo scorso settembre, rischia di alimentare il modello dei grandi centri di accoglienza soprattutto nei Paesi chiamati a controllare le frontiere esterne dell’Unione europea. È quanto denunciano le diciotto associazioni in un documento di analisi promosso da ASGI, INTERSOS, MDM, MEDU, MSF, SANITA’ DI FRONTIERA E SIMM e rivolto alle istituzioni e ai governi europei.