Il 24 marzo 1976 un colpo di stato militare instaurava la dittatura in Argentina. Nel corso dei sette anni successivi 40.000 persone vennero fatte sparire dalla giunta militare e migliaia di altre scelsero l’esilio per fuggire la morte. Le voci dell’ex console italiano Enrico Calamai e dei rifugiati argentini in Italia ci permettono di affrontare il tema dei traumi psicologici conseguenti alle migrazioni forzate così come quello delle assonanze tra il silenzio mediatico di allora sulla sorte dei desaparecidos e quello che oggi cala sulle quotidiane tragedie che riguardano i migranti del nuovo millennio.
Decine di migliaia di morti, tanto allora nelle prigioni Argentine quanto oggi sui barconi che partono dalla Libia, non possono infatti essere considerati una tragica fatalità.
Bisogna sapere e potere individuare le responsabilità politiche di questi genocidi e chiedere, a tutti gli attori sociali coinvolti, l’assunzione di responsabilità concrete per mettere fine a questa mattanza e lavorare ad una riabilitazione di tutti quegli uomini, donne e bambini che hanno subito traumi a volte irreparabili.
Segnaliamo la nuova puntata di Passpartù, trasmissione dell’agenzia radiofonica Amisnet.
Ospiti della puntata:
Enrico Calamai, Già Console italiano in Argentina
Giorgio Corrente, Psicanalista e rifugiato politico argentino
Passpartù:
Un ringraziamento particolare a La Città dell’Utopia per l’organizzazione dell’evento dal quale sono tratte le registrazioni di questa puntata
La selezione musicale di questa puntata è stata curata da: Jahman
Passpartù, la radio a porte aperte è un programma a cura di Marco Stefanelli
Per notizie, suggerimenti e commenti scriveteci a: passpartuitalia@gmail.com