Una donna brasiliana di 47 anni viene aggredita in una pizzeria di Mereto di Tomba, in provincia di Udine. Un uomo, già presente nel locale, la sente parlare e inizia ad aggredirla verbalmente con frasi razziste: “Qui siamo in Friuli e si deve parlare friulano per legge”. Per evitare litigi e difendere suo figlio, la donna decide di uscire dal ristorante e di attendere lì che le pizze siano pronte. Ma l’uomo la raggiunge e, nonostante i tentativi del figlio della donna di difenderla, la spinge a terra e la colpisce al volto ripetutamente. Quando i Carabinieri giungono sul luogo dell’aggressione, l’uomo è già fuggito. Alla vittima le vengono riscontrati numerosi traumi, con una prognosi di 10 giorni. L’uomo, un camionista, già noto alle forze dell’ordine, è stato poi denunciato dalla vittima stessa e in seguito rintracciato dai Carabinieri. Nel frattempo, l’opinione pubblica si divide tra chi parla di un’aggressione a sfondo razzista e chi invece si limita ad attribuire la responsabilità al troppo alcool consumato dall’uomo. Il caso ha creato anche una questione politica. Isabella De Monte (Pd) ha puntato il dito contro l’ennesimo episodio razzista: “Siamo davanti a un atto grave e particolarmente insopportabile sia perché commesso ai danni di una donna sia perché dal retrogusto razzista. Il friulano è una ricchezza da tutelare e valorizzare, non certamente un alibi per offendere, escludere e tanto meno aggredire il prossimo, di qualsivoglia città, regione o Paese sia. Riflettano ancora una volta quei politici che istigano continuamente all’odio, esasperando le differenze sociali e culturali, gettano nei cassonetti le coperte dei senzatetto o diffondendo stupide filastrocche sui migranti, perché ci sarà sempre qualcuno che penserà che, se cattiveria e intolleranza sono di casa nelle istituzioni, allora sono concessa a tutti”. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco del paese, Giuseppe D’Antoni: “Alla base di questo fatto ci sono le condizioni psico-fisiche alterate dell’aggressore. Sono molto dispiaciuto per quanto successo, e sono vicino alla donna e alla famiglia. Quanto è accaduto non fa parte della città di Mereto; prendo forti distanze dal gesto e condanno l’aggressione”. La notizia, diffusa dal Messaggero Veneto, ha fatto rapidamente il giro dei social.