Sono diverse le segnalazioni di atti di razzismo che sono giunte, la scorsa settimana, anche dal capoluogo siciliano. Dapprima il racconto di Lamin, 21enne gambiano, dalle pagine del sito meridionews.it, il quale, recatosi a ritirare il risultato di alcuni esami che aveva fatto al centro di radiologia di via Cusmano, è stato vittima di un episodio di razzismo (il fatto secondo l’unica fonte disponibile dovrebbe essere accaduto il 19 giugno).
Lamin, mediatore linguistico e culturale, durante l’attesa all’esterno della struttura, sulla strada, viene avvicinato da una coppia, entrambi sulla sessantina. Gli chiedono con fastidio cosa ci faccia fermo lì, davanti a quel portone. Lamin spiega pacatamente perché si trova lì. La coppia entra nello stabile, dove ha sede il centro di radiologia, per poi affacciarsi alcuni minuti dopo da uno dei balconi e lanciargli contro dei pomodori. «Mi sono allontanato, mentre la gente per strada mi guardava e mi chiedeva perché si stessero comportando così con me», racconta.
E in questo caso, nonostante il gesto deprecabile e davvero offensivo, possiamo constatare (purtroppo) che è stato in ordine di tempo il caso meno grave. E il meno pericoloso. Si, perché poi si è passati alle aggressioni fisiche vere e proprie. Infatti, nella notte del 23 giugno, a piazza Sant’Anna, secondo il racconto di alcuni testimoni, un gruppo di giovanissimi, forse anche minorenni, ha picchiato un venditore ambulante di palloncini di 33 anni, originario del Bangladesh, fino a fargli perdere i sensi. Prima gli hanno fatto scoppiare i palloncini, poi sono passati alla violenza fisica. L’uomo ha provato a difendersi, ma è stato colpito anche con una sedia. Gli aggressori gli hanno portato via un cellulare e circa 120 euro, prima di dileguarsi nel buio. La vittima è stata accompagnata in ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato una ferita lacero contusa al mento, giudicata guaribile in 8 giorni.
Solo qualche giorno prima (le notizie di stampa locale rimandano al 17 giugno, ma evidentemente non interessano a nessuno), a Ballarò, tre cittadini stranieri – tra cui un minorenne – sono stati aggrediti riportando tagli e ferite al volto e alle braccia. Tutto è iniziato poco dopo la mezzanotte, quando al 112 è arrivata la segnalazione di un’aggressione molto violenta. Sul posto arriva anche il 118. Il personale sanitario soccorre un uomo nigeriano e due cittadini della Costa d’Avorio di 32 e 48 anni.
Non è chiaro cosa ha scatenato la furia nei confronti delle tre vittime. Secondo il racconto di alcuni presenti, in piazza a Ballarò, sarebbe successo qualcosa che ha “urtato” i nervi di una quarantina di persone che hanno cominciato a inveire brutalmente contro i tre giovani. I ragazzi, fuggiti in un pub, in pochissimo tempo vengono raggiunti e pestati dal gruppo di uomini, che devasta il bar e mette in allerta l’intero quartiere. Oggi, i residenti ancora non si spiegano cosa sia accaduto ed esprimono solidarietà alle vittime.
E’ davvero difficile provare a dare un senso a quanto sta accadendo in questi ultimi giorni nel nostro paese: un montare di violenza razzista inaudita e quotidiana banalizzata a tal punto da suscitare scarsa indignazione e una distratta attenzione da parte dei media.