La parola chiave è dialogo: aprirà le porte della terza edizione del Festival delle Letterature migranti dal 4 all’8 ottobre, a Palermo. Un incontro culturale per il quale saranno previsti 150 ospiti, almeno 100 incontri e coinvolti ben 19 luoghi diversi del capoluogo siciliano e che vuole promuovere l’essenza squisitamente migrante della letteratura. Circa 90 i soggetti, pubblici e privati che hanno patrocinato l’iniziativa, dall’Università di Palermo al Comune, dai teatri Massimo e Biondo, al conservatorio, a Confcommercio, Gesap e Fondazione Sicilia, per citarne solo alcuni. Martedì 3 ottobre, anniversario della strage del naufragio di Lampedusa, l’anteprima del festival alla Cala, con l’inaugurazione del “Lungomare delle migrazioni“, come sarà ribattezzata la strada dell’antico porto dal sindaco Orlando. Alle 20.30, al teatro Massimo, la preview del festival.
Gli autori che parteciperanno al Festival, provenienti da tutti gli angoli del Pianeta, non racconteranno le migrazioni come una condizione straordinaria ma come un fatto ordinario, chiaro, parte integrante della vita e della storia di ogni popolo. Solo per fare qualche nome, saranno presenti Frank Westerman (giornalista e scrittore olandese), lo scrittore ceco Patrik Ouredník, il pianista iraniano Ramin Bahrami, lo psicologo Fabrice Olivier Dubosc.
Proprio per il carattere estremamente innovativo della kermesse, il programma sarà fittissimo, tra letture, workshop, incontri nelle scuole, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, musicali e proiezioni cinematografiche. Il tutto legato da un filo conduttore ineludibile: la mobilità intesa come un diritto, punto d’incontro, dialogo e pace, tra culture diverse.
Importante sottolineare come l’evento dedichi ogni anno uno spazio agli studenti di tutte le età, nella consapevolezza che educare le menti quanto prima sia uno strumento fondamentale per costruire una strada lastricata di dialogo, condivisione, conoscenza e pace. Quest’anno, in collaborazione con Palermo Baby Planner, il Festival aprirà una sezione riservata ai piccoli amanti della lettura. Ci saranno le due scrittrici per l’infanziaAnnamaria Piccione e Sofia Gallo, e il 6 ottobre a Piazza Bellini tutti gli studenti potranno prendere parte alle attività promosse dal collettivo artistico Giocherenda i cui membri sono giovani rifugiati. Un connubio perfetto che da un lato è puro laboratorio di narrazione, dall’altro educazione all’interculturalità e alla cittadinanza attiva
Per meglio comprendere l’ampia struttura del Festival, è utile consultare il sito.