Ben undici persone sono state arrestate a Palermo dalla Polizia, perché ritenute responsabili di rapina e lesioni nel corso di un raid punitivo a sfondo razzista, compiuto qualche mese fa in un negozio “etnico” di via Casella, nel quartiere Zisa. Le indagini, condotte dalla squadra mobile, hanno accertato in breve tempo che la spedizione punitiva sarebbe scattata inizialmente ai danni di un cittadino cingalese, “reo” di aver tenuto “atteggiamenti inopportuni”: ovvero essersi fermato a urinare, il 27 ottobre 2019, sotto un albero di piazza Leonardo Sciascia. Secondo la ricostruzione dei fatti, almeno quattro giovani palermitani avrebbero subito cominciato ad inveire contro il cittadino cingalese (“Sei un negro di merda, devi pisciare al tuo paese. Sporco negro”), colpendolo poi al volto con un pugno. Quando il giovane sarebbe riuscito a divincolarsi e a fuggire, un gruppo più folto di giovani, dotati di mazze da baseball e bastoni, lo avrebbero inseguito fin dentro ad un negozio. Il gruppo lo avrebbe poi aggredito nuovamente, andando a colpire anche il titolare del negozio e alcuni suoi connazionali dello Sri Lanka presenti in quel momento e violentemente picchiati mentre gli venivano rivolte espressioni di chiara natura razzista. Tutte le vittime venivano prese a calci e pugni e una di loro, trascinata nel retrobottega del negozio, veniva anche rapinata dell’anello che portava al dito.
Il raid punitivo è stato, per fortuna, ripreso dal sistema di videosorveglianza del negozio. Nelle terribili immagini, si vedono undici giovani, armati di spranghe e bastoni, che si avventano con estrema violenza sui cittadini cingalesi che si trovavano all’interno. Solo l’intervento della polizia ha evitato che gli aggressori portassero via anche il computer e le telecamere che avevano ripreso il pestaggio razzista.
Gli arrestati, tutti giovani con un’età compresa fra i 18 e 40 anni, sono stati posti ai domiciliari (in realtà, due di loro sono già in carcere).