Il 7 ottobre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, di concerto con il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia, contenente la cosiddetta “lista dei Paesi di origine sicuri”: si tratta di un elenco di 13 Paesi nei quali si presume sia garantita la tutela dei diritti umani e i cui cittadini, quindi, non avrebbero bisogno di chiedere protezione internazionale in Italia. Tale lista è stata commentata con entusiasmo dal Ministro per gli Affari Esteri, che ha dichiarato che la lista consentirebbe di velocizzare le tempistiche dei rimpatri riducendo «da due anni a quattro mesi» la permanenza in Italia dei cittadini provenienti dai Paesi individuati come sicuri.
È bene fin da subito precisare che in realtà il decreto non agisce in alcun modo sulle procedure di espulsione, come sostenuto erroneamente dal Ministro, ma unicamente sul procedimento di esame della domanda di asilo.
Per fare un po’ di chiarezza A Buon Diritto ha deciso di redarre un approfondimento sul tema, consultabile a questo link.