Abbiamo ricevuto in questi giorni la segnalazione di un volantino della Lega Nord di Cellatica (Bs). Il testo critica la decisione “autonoma” e unilaterale del sindaco Cingia, di ospitare cinque “profughi” (usano le virgolette nel volantino, forse insinuando qualcosa?) in due alloggi di edilizia residenziale pubblica per circa due anni, grazie a un progetto finanziato dallo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. La Lega invita il sindaco a “coinvolgere quella parte della cittadinanza buonista e solidale con il denaro della collettività” esortandola a “ospitare a casa loro queste persone, vitto e alloggio compreso ovviamente”, “a farsi carico del servizio di controllo igienico sanitario e della sicurezza del vicinato”. Il volantino si chiude quindi con la seguente richiesta: “Vorremmo che venisse migliorato il controllo del territorio e della mendicità ormai professionale e molesta degli immigrati”. Il 7 novembre, l’onorevole Cavalletto, sempre leghista, a seguito dell’alluvione che ha colpito il territorio torinese, ha osato dichiarare l’impronunciabile: “La pioggia è riuscita nell’impresa fallita da Fassino, cioè lo sgombero del campo nomadi abusivo di Lunga Stura”. Sempre il 7 novembre, un altro leghista, il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Mauro Manfredini, ha presentato un’interrogazione con la quale chiede alla Giunta regionale di adottare provvedimenti urgenti per far fronte all’aumento di casi di malaria nella regione che sarebbero causati dall’immigrazione straniera, in particolare quella africana.
Non sappiamo quando voteremo, ma la campagna elettorale è già iniziata.