Suggeriamo la lettura di un articolo pubblicato nella rivista Mondi Migranti n.2/2016, e ripreso poi anche dal blog MigrAzioni, che riporta l’esperienze di ricerca etnografica e visuale di Antonio Ciniero e Ilaria Papa, dell’Università del Salento. L’articolo presenta due indagini sociologiche in cui si sono usate metodologie visuali. La prima, ha coinvolto un gruppo di cittadini rom alloggiati all’interno di un campo sosta, la seconda, alcuni braccianti impegnati nella raccolta stagionale agricola. Entrambe le ricerche, condotte nella provincia di Lecce, hanno riguardato gruppi di cittadini che vivono una condizione di forte marginalità ed esclusione sociale, la cui presenza trentennale sul territorio è stata gestita dalle istituzioni locali come qualcosa di perennemente transitorio, da tenere ai margini e da non mostrare all’opinione pubblica se non in chiave emergenziale o secondo sperimentati copioni narrativi. A partire da questi due casi di studio, si riflette sulle implicazioni metodologiche ma anche potenzialmente politiche che le metodologie visuali offrono per la comprensione e la trasformazione di contesti sociali attraversati da forti asimmetrie di potere come lo sono i diversi campi che sempre più spesso ingabbiano la vita di molti cittadini stranieri.
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