Un prato riempito all’inverosimile, dove spiccano colori e suoni, e dove tantissime persone, nonostante la terribile calura estiva, cantano all’unisono l’inno nazionale italiano. Fin qui tutto bene. Tutto molto suggestivo. Ma, mentre le centinaia di migliaia di persone convenute al Circo Massimo di Roma, si collocano davanti ai maxischermi per assistere alla finale Spagna-Italia per l’Euro 2012, tra la folla, nascoste dai tricolori, ma sempre molto visibili, sventolano una bandiera con la svastica e altre con l’effige del duce e la croce celtica. Già alla fine del primo tempo, quando molta gente cerca di allontanarsi dal prato, i primi accenni di risse. Un gruppo di naziskin turba la visione della partita agli altri tifosi con saluti romani, lanci di fumogeni e continue provocazioni, cercando la rissa ad ogni costo. Lo schermo principale viene spento addirittura qualche minuto prima della partita, sommerso da un lancio di bottiglie e petardi, fumogeni e aste di bandiere. La polizia, intervenuta in tenuta antisommossa solo verso la fine della partita, cerca di contenere un’ulteriore degenerazione. Cosi, oltre alla tristezza per una finale persa, i tanti tifosi italiani sono costretti ad assistere anche a questo “spettacolo” poco edificante e non certo vicino agli ideali sportivi e del fair-play. E nella notte scattano anche gli arresti. Viene identificato, infatti, dagli uomini della Digos della Questura di Roma un ragazzo di 23 anni, fermato per resistenza e denunciato per apologia di reato. Enrico Zaccardi, questo il nome, già noto alla Digos, è stato video-ripreso dalla polizia scientifica mentre inneggiava al duce sventolando la bandiera con i simboli nazisti. Gli agenti hanno poi perquisito la sua abitazione, trovando e sequestrando un’altra bandiera, volantini e altro materiale inneggiante al fascismo, oltre a oggetti atti a offendere. Arrestato, sempre per resistenza, anche un altro giovane romano, Ivan Simoncioni, 19 anni, video-ripreso mentre lanciava oggetti pericolosi verso il maxischermo e il pubblico. Identificate anche le altre due persone che facevano parte dello stesso gruppo di amici, tra cui una donna, che sono stati denunciati in stato di libertà perché trovati in possesso di materiale pirotecnico.