Il 16 novembre 2015, in occasione della Giornata Internazionale della Tolleranza, l’Office for Democratic Institutions and Human Rights (ODIHR) dell’OSCE, come ogni anno, ha reso noti i dati sui cosiddetti “hate crimes” (crimini d’odio) per il 2014. Ben 43 governi hanno partecipato alla raccolta delle informazioni necessarie a livello ufficiale, con il supporto di 122 organizzazioni della società civile, per quel che riguarda le fonti non governative.
Nel corso dell’anno 2014, in Italia sono stati registrati dalle Forze dell’Ordine 596 casi di crimini d’odio, la maggior parte dei quali (oltre 400) relativi a episodi di razzismo e xenofobia. I restanti 150 casi circa sono legati ad una motivazione antisemita, anti-cristiana o anti-musulmana. A questi 596 casi, se ne aggiungono altri 114, riportati da associazioni e realtà della società civile.
Anche Lunaria ha rinnovato il suo contribuito, come negli anni precedenti, con i dati presenti nel database di sostieni.cronachediordinariorazzismo.org, fornendo informazioni sui casi di violenza razzista in Italia.
Nello specifico, per quel che riguarda i casi di razzismo e xenofobia, Lunaria ha riportato 37 casi di violenze fisiche, 21 delle quali perpetrate in gruppo, molto violente e con richiesta di cure mediche. Gli altri sono casi di danneggiamenti, minacce e violenze razziste contro i cittadini rom, insieme ad atti di antisemitismo e islamofobia.
Nel nostro paese, il numero di casi segnalati è aumentato rispetto al 2013, ma l’aumento delle segnalazioni (come abbiamo sottolineato anche nel nostro Terzo Libro Bianco sul Razzismo in Italia) è dovuto soprattutto a rilevazioni più sistematiche ed efficienti e alla maggiore comunicazione e diffusione dei casi stessi attraverso i media.
I dati completi sono disponibili sul sito dedicato Osce.
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