A San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, lo scorso 3 luglio due cittadini del Bangladesh sono stati insultati e picchiati da un gruppo di giovani italiani. Il tutto davanti alle tante persone presenti sul lungomare di Porto d’Ascoli, dove le due vittime stavano vendendo delle rose. “Non conoscete i versi del Vangelo”, avrebbero affermato gli aggressori, dopo aver rivolto alcune domande alle vittime. Poi calci e pugni. L’intervento di alcuni testimoni, mentre altri chiamavano le forze dell’ordine, avrebbe messo in fuga gli aggressori, ma anche le vittime: è questo un elemento che dovrebbe portare a una seria riflessione circa la vulnerabilità di molte persone, costrette, come in questo caso, a subire intimidazioni in silenzio, spesso a causa di problemi legati ai documenti di soggiorno.
Alcuni giornali hanno parlato di una notizia-bufala: “Ci siamo informati, sui fatti è stato aperta una indagine”, ha invece confermato Paola Giovannozzi, segretaria generale della Cgil di Ascoli Piceno, che abbiamo raggiunto al telefono. “E’ un atto vergognoso, figlio dell’ignoranza e della violenza razzista, che non possiamo accettare e vogliamo condannare con fermezza”, ha affermato Giovannozzi, confermando l’adesione all’iniziativa lanciata dalla Rete degli Studenti Medi ‘Robin Hood’: una foto-petizione sul social network Facebook, ognuno con in mano il cartello “Neanche io conosco il vangelo”. Un’azione realizzata con l’obiettivo di “esprimere solidarietà alle persone offese, e per dimostrare che San Benedetto non condivide e non tollera questi atti”, spiegano i membri della rete Robin Hood.
Serena Chiodo