L’Associazione 21 luglio e Popica Onlus condannano in maniera ferma quanto è accaduto nel centro di via San Cipirello. Nonostante la bufera di Mafia Capitale, il Comune ha deciso di sgomberare una struttura d’accoglienza a norma (quella di via San Cipirello, ndr), per poi tentare d’inserire le famiglie rom di origine romena (che risiedono lì dal marzo 2014, dopo essere stati sgomberati dall’insediamento informale di via Belmonte Castello), nel “centro di raccolta” di via Salaria (una ex cartiera, ndr), dove vivono oggi 385 persone già in condizioni igienico-sanitarie precarie, gestito da un ente (Consorzio Casa della Solidarietà) coinvolto nell’inchiesta della magistratura in corso su Mafia Capitale. Un centro che prevede l’esborso di cifre astronomiche per il suo mantenimento, e dove i diritti umani sono sistematicamente violati.
Associazione 21 luglio e Popica Onlus, insieme a una delegazione delle famiglie rom coinvolte nello sgombero forzato, si sono recati questo pomeriggio, in segno di protesta, sotto l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma. Il Tavolo con l’Assessore Danese si è chiuso da poco. Le famiglie potranno restare nel centro sino a martedì prossimo, in attesa di nuove risposte da parte dello stesso Assessore.
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