Dejan Lazic, 24 anni, giovane rom di origini serbe, era stato arrestato nel 2011 a causa di un piccolo furto e detenuto in carcere per 5 mesi. Da lì era stato condotto al Cie di Milano di via Corelli a seguito della notifica di un provvedimento di espulsione. Nel provvedimento era stato accusato di aver fatto ingresso in Italia nel 2005 sottraendosi ai controlli di frontiera. Ma Dejan è nato a Moncalieri, è sempre vissuto lì e non era mai stato all’estero prima di essere espulso. Ieri, a seguito del ricorso contro il decreto di espulsione presentato dagli avvocati della difesa, il giudice di pace di Milano ha dichiarato che il giovane rom “deve essere considerato cittadino italiano e ha diritto di tornare nel suo Paese, in quanto nato e cresciuto in un comune nei dintorni di Torino”: nonostante i suoi genitori siano originari della Serbia, è “fratello di cittadino italiano” e ”non si è mai mosso dal suo Paese di nascita”. Inoltre, la sua espulsione è stata considerata “illegale” in quanto non è mai stata tenuta un’udienza sul ricorso. Dejan potrà quindi finalmente rientrare in Italia e, con l’aiuto dei suoi legali, otterrà anche un regolare permesso di soggiorno. Un caso simile era stato segnalato poco tempo fa anche nel Modenese, dove due fratelli di origine bosniaca erano stati trattenuti in un centro di identificazione ed espulsione, pur essendo nati e cresciuti in Italia.