Nasce la Carta etica del tutore volontario. A promuoverla l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), l’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Aimmf) e Save the Children. La funzione della Carta sarà quella di fornire ai tutori volontari un orientamento per assumere decisioni nell’interesse del minore in situazioni di incertezza. Allo stesso tempo, la conoscenza della Carta da parte dei minori stranieri potrà renderli consapevoli dei compiti dei tutori affinché i ragazzi possano essere messi nella condizione di godere dei propri diritti.
Alla Carta, sarà allegato l’invito alla sottoscrizione da parte di ciascun tutore nominato, il quale si impegnerà così a rispettarne i 17 principi. Tra essi l’impegno del tutore a promuovere e tutelare i diritti del minorenne, a costruire e mantenere una relazione di fiducia e a rendersi facilmente reperibile e a rispettare la cultura di provenienza dei ragazzi. E ancora: a non compiere azioni che possano nuocere o mettere a rischio i ragazzi o che possano essere considerate in qualche modo sfruttamento. Il tutore deve trattare le questioni finanziarie con la massima cura e amministrare i beni nell’esclusivo interesse del minorenne, deve garantire la riservatezza del ragazzo e proteggerlo da esposizioni mediatiche pregiudizievoli.
I principali contenuti della Carta e l’utilità che può ricoprire sono stati oggetto di una consultazione online tra i tutori e sono stati al centro di incontri con minorenni stranieri non accompagnati tra i 14 e i 17 anni e neomaggiorenni, provenienti da 15 paesi diversi, presso i centri diurni Civico Zero di Save The Children.