Il Naga chiede accoglienza e protezione per chiunque arrivi nel nostro Paese.
Com’è possibile che la Tunisia sia in grado di accogliere 150mila persone che fuggono dalla Libia e l’Italia non sia in grado di organizzare un’accoglienza appena decente per 20.000 persone? Con quale coraggio il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Interni si sono presentati oggi a Tunisi?
Con che coraggio si può parlare di rimpatri di fronte agli avvenimenti storici che stanno ridisegnando il Medio Oriente? Con che coraggio l’Italia offre 150 milioni di euro alla Tunisia invece di investirli in accoglienza? Con
che coraggio i Governi europei chiudono le frontiere nazionali?
Le reazioni europee, nazionali e locali di fronte ai recenti arrivi dal Nord Africa lasciano esterrefatti quanto a incompetenza e retorica.
“Troviamo, prima di tutto, sconcertante la distinzione continuamente proposta, a livello nazionale, locale e da ogni schieramento politico, di distinguere sulla base della nazionalità tra ‘profughi’, quindi potenziali richiedenti
asilo, e ‘clandestini’. Chiunque fugga da situazioni di guerra e instabilità, indipendentemente dal Paese di origine, ha diritto a ricevere una forma di protezione temporanea.” Afferma Pietro Massarotto, presidente del Naga. “Auspichiamo che siano concessi permessi di protezione umanitaria alle persone che stanno arrivando sulle coste italiane, come già è accaduto nel 2000 per chi fuggiva dalle guerre nei Balcani, e
auspichiamo inoltre che tutto il Paese si attivi per approntare un’accoglienza dignitosa e rispettosa dei diritti individuali. Milano, con soltanto 400 posti a disposizione, non ha certo fatto abbastanza!” prosegue il
presidente del Naga. “Facciamo appello a tutte le Istituzioni affinché abbiano il coraggio di prendere
posizioni in controtendenza, abbiano il coraggio di parlare di persone e non di ‘profughi’ o ‘clandestini’, rifiutino ogni ipotesi di rimpatrio collettivo, evitino detenzioni all’interno dei centri di identificazione ed espulsione, rifiutino la creazione di nuovi centri improvvisati, iperaffollati e invivibili e perseguano, piuttosto, pratiche di accoglienza e solidarietà – le uniche possibili e, peraltro, le uniche efficaci.” conclude Massarotto.
Continueremo ad offrire servizi di assistenza socio-sanitaria e legale e a dare il benvenuto a chiunque si presenti.
Info: naga@naga.it