Dopo gli eventi degli ultimi giorni che hanno visto il sequestro della Open Arms della ong ProActiva nel porto di Pozzallo, e l’emissione di due avvisi di garanzia da parte della Procura Antimafia di Catania per associazione a delinquere e “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” al Capitano della nave Mark Reig e alla Capo Missione Anabel Montès, la Spagna ha deciso di mobilitarsi organizzando diversi sit-it in alcune importanti città, tra cui Barcellona e Madrid.
“Il salvataggio in mare non è un crimine” è lo slogan dei sit in, con l’hashtag #freeopenarms. “Per una ong che opera in modo coerente – spiega Proactiva Open Arms – mettere i diritti umani di fronte a tutto è un dovere morale, nonché un obbligo giuridico basato sul principio di solidarietà sia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che della Costituzione italiana”. Il fondatore Oscar Camps rivolge un messaggio a tutte le ong “organizziamoci per resistere“. Sono, rileva, “tempi duri, i diritti fondamentali raggiunti dopo decenni di rivendicazioni, si perdono indifesi per interessi partigiani a breve termine. Lasceremo alla storia nomi e cognomi, è l’era decadente dell’Europa“.
Anche l’Italia si unisce alla mobilitazione per ribadire l’importanza del soccorso in mare e per fare sentire la nostra voce contro chi vorrebbe introdurre il reato di solidarietà. Per questo, oltre all’evento previsto a Pozzallo, l’appuntamento è fissato piazza Madonna di Loreto (vicino Piazza Venezia), sabato 24/03, a Roma, alle ore 12:00, in contemporanea con i lavori in corso per l’elezione del Presidente della Camera.
L’idea è di indossare tutti qualcosa di rosso, colore simbolo di Open Arms, e un fazzoletto azzurro per chi lo avesse (Ani, capo missione ha i capelli azzurri). Verranno distribuite anche delle felpe, ma sicuramente non ne saranno a sufficienza.
Invitiamo tutti i lettori ad una massima diffusione dell’evento.
Per info e adesioni scrivere a italiaufficio@proactivaopena
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