Segnaliamo, qui di seguito, il link alla pubblicazione sul sito MeltingPot della lettera di Sos Rosarno al ministro dell’Interno e del comunicato dei maestri volontari dell’Hospitality School di San Ferdinando, che rispondono al ministro, dopo la sua “visita” al “ghetto” di San Ferdinando e al suo post fomentatore di odio sociale. “In ogni caso – conclude Sos Rosarno nella lettera – nel prendere, a scanso di equivoci, le distanze non solo dall’attuale maggioranza di governo, ma anche da chi governava ieri e oggi vi accusa di razzismo e populismo (ci viene davvero difficile stabilire chi ha fatto peggio), mentre voi dite prima gli italiani, noi diciamo prima i deboli e gli sfruttati, di qualsiasi colore e nazionalità essi siano”. “Alla luce dell’ennesimo tentativo di strumentalizzare e manipolare- ribadiscono i maestri volontari- la realtà dei fatti con un uso sconsiderato e pericoloso delle parole, con lo scopo di colpire chiunque manifesti l’alterità del proprio libero pensiero, abbiamo deciso di rompere il silenzio per spiegare al Ministro – che anche ieri non si è lasciato sfuggire l’occasione di schernire con uno dei suoi coloriti post coloro che non sostengono la sua violenta campagna anti-migratoria – che la nostra azione, ieri come oggi, è ispirata ai principi di accoglienza, anti-razzismo e anti-fascismo. È inaccettabile che un Ministro della nostra Repubblica fomenti l’odio sociale attraverso i social, nuova frontiera della comunicazione politica e baluardo della confusione semiotica“.
Qui il link al sito di MeltingPot