Le migrazioni sono un fenomeno complesso che al tempo dell’odio da tastiera sempre più richiede l’approfondimento come unica risposta possibile. Migrare è umano, la storia delle migrazioni ne rappresenta la prova: le migrazioni esistono da quando esiste l’umanità. Eppure la nostra è stata definita l’era delle migrazioni, perché a livello planetario stiamo assistendo ai più alti tassi di migrazione mai raggiunti: una disparità globale diventata insostenibile costringe sempre più persone a migrare per sopravvivere. Per un dibattito informato e fondato sui dati, inGenere, rivista on-line di informazione, approfondimento, dibattito e proposte su questioni economiche e sociali, analizzate in una prospettiva di genere, ha deciso di dedicare al tema un dossier: spesso sono le migranti a prendersi cura delle nostre case e dei nostri cari, ma chi si prende cura di loro? Le donne che arrivano nel nostro paese si trovano alle prese con un sistema sanitario non abbastanza inclusivo e leggi che le ostacolano se decidono di uscire dalla violenza e le penalizzano se sono madri. Servono politiche adeguate ed efficaci, oltre al cambiamento di cultura che già alcuni esperimenti virtuosi stanno mettendo in pratica, a cominciare dall’accesso allo sport. Inoltre, si parla di donne e scienza: un rapporto dagli Stati Uniti sollecita istituti di ricerca e università a considerare le molestie sessuali in accademia alla stregua del plagio e della falsificazione dei dati. Lavoro: un’indagine condotta dall’Iref sugli under30 in Italia ci spiega perché le cosiddette ‘millenial’ ci rimettono di più in termini di diritti. È importante recuperare uno sguardo lucido sulla realtà. Guardare ai percorsi e alle esperienze di donne e ragazze – rifugiate, lavoratrici, cittadine, studentesse – mette bene in luce tutta l’importanza che un’attenzione specifica e informata ricopre nel comprendere le storie e le esigenze di chi è costretto a cambiare paese per motivi economici o per sfuggire a persecuzioni e violazioni di diritti fondamentali.