Partiti in 270 durante al cosiddetta “Primavera Araba”, dal 2011 non si hanno più notizie su di loro. I familiari, sostenuti dal collettivo di donne Le venticinque Undici, promotore della campagna Da una sponda all’altra: vite che contano, hanno diffuso appelli, organizzato manifestazioni e sit-in, incontrato ministri e funzionari. Hanno anche chiesto all’Unione europea di istituire una Commissione d’inchiesta sulla sorte dei loro figli (ne abbiamo parlato qui).
Per ora, senza alcun risultato.
Per cercare un sostegno e non lasciare cadere questa vicenda nell’ombra, le madri e le famiglie dei migranti tunisini dispersi ormai da un anno hanno deciso di inviare una lettera video a Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa.
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