Giovedi 11 ottobre, presso il Pratone dell’Università la Sapienza 11 OTTOBRE di Roma alle ore 20.30, si terrà la proiezione del documentario “Iuventa, il film”. Interverranno Michele Cinque (Regista del documentario), Open Arms (ONG spagnola impegnata nel Mediterraneo Centrale) e le Attiviste di “Mediterranea” in collegamento dalla zona SAR libica. Attraverso la proiezione del documentario, in cui viene raccontata la storia della Jugend Rettet, ONG tedesca nata nel 2015 a partire dall’attivazione di giovani studenti e studentesse e che in due anni di attività ha salvato migliaia di vite nel Mediterraneo centrale, verrà presentata “Mediterranea“.
“La nave Iuventa è dall’estate del 2017 sotto sequestro a Lampedusa, primo effetto pratico della campagna criminalizzante delle ONG e più in generale delle politiche contro i migranti degli ultimi anni. Dal codice di condotta dell’ex ministro degli interni Minniti, all’istituzionalizzazione dell’omissione di soccorso in mare, dalla chiusura dei porti alla recente approvazione del DL Salvini fino all’arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano, si è andata via via tracciando una linea politica che identifica nello straniero, nel migrante, in definitiva nel nero una vita non degna di essere vissuta, e che può quindi essere lasciata morire, e in chi si oppone a questa barbarie un nemico da eliminare. Iuventa e Mediterranea sono un’opposizione pratica, concreta, a questa deriva razzista. Essere dove rischia la vita chi affronta in mare enormi pericoli: per noi questa è oggi la scelta giusta.” Con queste parole è stata lanciata “Mediterranea”, la prima nave di una ONG battente bandiera italiana, salpata una settimana fa. Un gruppo eterogeneo formato da attivisti e attiviste, associazioni, forze politiche e sociali partito per testimoniare quello che succede a largo delle coste italiane e per, eventualmente, salvare vite umane, in un Mediterraneo dove, da quando il governo italiano ha cacciato le ONG, più di 1700 persone sono morte solo nell’ultimo anno.
Per questo il progetto di “Mediterranea” va sostenuto in tutti i modi possibili, sia economicamente (qui https://www.produzionidalbasso.com/project/mediterranea-saving-humans/ si può partecipare al crowdfunding) che partecipando alle iniziative di sostegno che prolifereranno nelle città in queste settimane. Per riportare a terra il vento di libertà e resistenza che ha ripreso a soffiare in mare.
“Essere in mare oggi è l’unica scelta per chi non si rassegna ad un’Italia e ad un’Europa fatta di porti chiusi, intolleranza, indifferenza complice.”
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