Ali Omar Fofana, giovane calciatore dell’USD Petrosino Marsala Black Star che milita nel regolare campionato di seconda categoria, è in giro con i suoi compagni di squadra (tutti neri, ndr) per trascorrere la serata all’aperto nella cosiddetta “movida” giovanile. Il gruppo cerca di entrare all’Antico Mercato di Marsala (TP), uno dei principali locali del centro. Il buttafuori nega loro l’accesso a causa del colore della pelle. Alla richiesta di spiegazioni, si giustifica dicendo che è “costretto” a farlo: “Io non sono razzista, io ho pure amici…”, aggiungendo che i giovani africani non possono entrare “perché me lo dicono, non perché lo voglio… stasera mi hanno detto questo”.
Ali nel frattempo filma tutto con il suo smartphone e pubblica il video-denuncia sul suo profilo Facebook (https://www.facebook.com/paboy.fofana.9/videos/1306884799521110/). Centinaia le reazioni ed i commenti di solidarietà al video: il giovane lo ha postato solo per testimoniare quanto stava accadendo: “Non fanno entrare gli stranieri, è una vergogna, facciamo il video per provare”, dichiara durante le riprese.
Dopo la diffusione abbastanza virale del video (anche se il fatto è stato ripreso quasi esclusivamente dalla stampa locale), arriva la condanna del sindaco di Marsala, Alberto di Girolamo, che scrive su Facebook: “L’episodio di cui veniamo a conoscenza circa il mancato ingresso ieri sera all’Antico Mercato da parte di un gruppo di giovani extracomunitari, ci dispiace e ci amareggia molto”. Il sindaco parla di una condanna “senza se e senza ma”, soprattutto “in un momento storico particolarmente delicato, in cui esprimersi con chiarezza, senza lasciare adito a fraintendimenti, affinché sia chiaro il proprio pensiero e non venga strumentalizzato in nessun caso, è più importante che mai”.
Dopo la condanna del gesto, parte anche la richiesta di controlli da parte della Polizia Municipale per chiarire il caso. I gestori del locale provano a giustificarsi e ci tengono a far sapere: “Non siamo razzisti e ve lo dimostriamo con i video delle telecamere all’interno dell’Antico Mercato ieri sera, 5 luglio 2020”. Sempre i gestori fanno sapere che le forze dell’ordine più volte sono entrate all’interno del luogo a controllare ed hanno potuto constatare la presenza anche di cittadini stranieri.
Episodi come questo sono purtroppo molto diffusi, spesso all’ordine del giorno, ma non sempre le vittime di tali discriminazioni hanno il coraggio di denunciare, con un qualunque mezzo, l’accaduto. Il nostro invito, rivolto a tutte e tutti, è sempre quello di trovare un modo adeguato affinché queste situazioni vengano a galla e possano essere condannate.
La forza e il coraggio di denunciare possono venire: tanto da parte di chi il razzismo lo subisce che da parte di eventuali testimoni.
Grazie Ali per averci offerto uno spunto di riflessione.