Sabato 1 dicembre, a partire dalle ore 14.30, si terrà a Milano, in p.le Piola, la manifestazione contro la chiusura senza alcuna alternativa reale del Cas, il Centro di accoglienza di via Corelli, che lascia sulla strada i suoi abitanti e senza lavoro i suoi operatori, e la minaccia di trasformarlo nuovamente in un centro di detenzione per migranti, il CPR, il Centro di Permanenza per il Rimpatrio. Il corteo lombardo sarà anche una tappa del percorso di mobilitazione contro il Decreto Salvini, ieri diventato Legge. A organizzare il corteo, è la rete di ‘Mai più lager-No ai Cpr‘ e finora hanno aderito la Camera del Lavoro, Arci Lombardia, Camera Penale Di Milano, il Garante dei Diritti delle persone private della Libertà per il Comune di Milano, alcuni centri sociali, l’Osservatorio Democratico sulle nuove destre, il Partito della Rifondazione Comunista Lombardia, la Rete Studenti Milano e l’Usb Lombardia. Qui di seguito il testo dell’appello diffuso in rete.
Manifestazione regionale contro i CPR e decreto Salvini
● Gli occhi e le bocche cucite dei detenuti del CIE di Ponte Galeria a Roma, nelle proteste del 2014, raccontano l’orrore dei centri di detenzione amministrativa e deportazione per stranieri, odierni CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio), dove anche le minime garanzie di rispetto del detenuto nel sistema penitenziario sono solo un miraggio.
● E’ ora stata preannunciata l’apertura di un CPR a Milano, in via Corelli 28, al posto di un centro di accoglienza che attualmente ospita oltre 300 richiedenti asilo, la cui sorte non è dato sapere, neppure ai diretti interessati.
● Un paese democratico non può tollerare l’apertura e l’esistenza di un CPR, né a Milano né altrove. Come non può accettare la “delocalizzazione” di veri e propri lager sull’altra sponda del Mediterraneo, tantomeno se frutto di trattative per nulla trasparenti.
● E non è tutto e non è solo una questione di immigrazione. Perché all’esito di una strumentale campagna di distrazione di massa fondata su di una strategia della tensione xenofoba, il DL Salvini, con il falso pretesto della “sicurezza”, sta ora attentando a principi costituzionali che riguardano tutti e tutte, posti a tutela della libertà ed uguaglianza degli individui e prima ancora della dignità umana.
● Davanti a tutto questo è tempo di prendere posizione: non possiamo cucirci le bocche. #NoCPR #NoDLSalvini
Le adesioni a noaicpr@gmail.com