Sabato 22 settembre, dalle ore 16 alle ore 19, tutta la Milano meticcia, antirazzista e antifascista, scende in piazza insieme al Comitato per non dimenticare Abba e fermare il razzismo, per inondare la città di messaggi, colori e memoria. E soprattutto per non dimenticare Abba contro ogni tipo di discriminazione. Di seguito, il comunicato che invita ad aderire alla manifestazione. Qui l’evento Facebook.
La Razza bianca per fortuna non esiste.
Altrimenti ne avrebbe combinate di tutti i colori: crociate, colonialismo, schiavitù, , Olocausto, Porajimos e un fossato mortifero nel Mar Mediterraneo. Esiste il fascismo, non soltanto quello delle ridicole marcette di 70 anni fa, che comunque ha lasciato dietro di sé milioni di morti. Può essere anche il nome contemporaneo del dominio che da secoli colpisce le donne, le moltitudini dei poveri e dei precari, le minoranze, gli stranieri.
La storia di Abba è solo un piccolo pezzo di questa storia, un pezzo grande come una vita.
“Negro di merda”, e poi sprangate e botte: così viene ammazzato Abba il 14 settembre 2008 in via Zuretti a Milano, vicino alla Stazione Centrale. Ad ucciderlo è stato il razzismo.
E’ lo stesso che ha ucciso Modou e Mor a Firenze il 13 dicembre 2011, Emmanuel a Fermo il 5 luglio 2016, Ibrahim a Napoli l’11 luglio 2017, e purtroppo tanti altri.
E’ lo stesso che ha colpito Wilson, Omar, Jennifer, Gideon, Mahamadou e Festus lo scorso 3 febbraio a Macerata.
E’ lo stesso che ha ucciso Idy Diene a Firenze poco dopo.
È lo stesso che, intrecciato a mafia e sfruttamento ha ucciso Soumaila proprio lì dove una grande rivolta contro il caporalato è nata qualche anno fa: Rosarno, terra in cui il colore della pelle è diventato elemento della gerarchia del lavoro. È lo stesso che, al grido di “Salvini, Salvini” ha ferito Sekou e Daby nel Casertano.
Per tutt* loro, come hanno detto le compagne di Marielle Franco a migliaia nelle piazze dopo il suo omicidio, “nessun minuto di silenzio, ma una vita intera di lotta”.
Non sarebbe successo se, dopo la crisi, una classe dirigente italiana ed Europea spaventata e senza idee, non avesse rovesciato una valanga di retorica razzista nel discorso pubblico, inquinandolo per nascondere le responsabilità di chi ha lasciato che enormi ingiustizie sociali si insediassero in ogni angolo d’Europa, arrivando al punto, con il potente veicolo di media main stream, da avere Salvini ministro degli Interni, all’interno di una cornica europea che vede sempre più l’ascesa delle destre al potere. Un ministro che in pochi giorni di governo parla di censimento su base etnica, ricordando uno dei periodi più bui della storia d’Europa iniziato proprio allo stesso modo, prendendosela ugualmente con gli ultimi, i poveri, gli emarginati. Non sarebbe successo se in Italia non venisse concesso sempre più spazio ai gruppi neofascisti organizzati, coccolati dalla destra istituzionale. Organizzazioni criminali che pretendono (e ottengono) di essere difese dalla polizia dello Stato mentre propagandano odio. Non sarebbero successe molte altre morti se i governi e le multinazionali dei paesi Occidentali non avessero da sempre, fino ad oggi, alimentato o combattuto guerre in Africa e in Asia, chiudendo poi ermeticamente i confini alle masse in fuga dalla miseria. Non sarebbe un mondo così ingiusto senza il razzismo, con troppi uomini che ammazzano le donne e troppi poveri calpestati. Perché le ingiustizie si tengono sempre per mano, impediscono il legame tra gli esseri umani, con i loro desideri e le loro rivendicazioni, segmentandoli in un reticolo di soprusi in cui ciascuno deve obbedire quando è vittima e avere paura di cadere quanto non lo è.
La città meticcia che – intrecciata con quella femminista e queer, con quella delle lotte per il lavoro e dei quartieri solidali – convive con quella razzista, sottraendole terreno tutti i giorni, non può dimenticare “Abba” Abdoul Guibre, figlio nero di questa città, strappato alla vita dal razzismo amato con rabbia e desiderio di riscatto, come solo si ama ciò che non c’è più.
Aderiscono:
Allah Loves Equality, Argentinos para la victoria, ASGI – Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, Asia USB Milano, Associazione Dax, Associazione Senegalesi Milano e provincia, BlackPanthers, Cantiere, Casc Lambrate, CISPM Italia – Coalizione Internazionale Sans-Papier e Migranti, Comitato degli Abitanti di San Siro, Convergenza delle culture, Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e Provincia, Combatientes Populares, CSOA Lambretta, Dimensioni Diverse, Europe’s people of colour, Federazione PC Milano, Le radici e le ali , LUME – Laboratorio Universitario Metropolitano, MACAO, Memoria Antifascista, Milano in Movimento, Milano Senza Frontiere, Naga ONLUS, NoWalls, Ponte della Ghisolfa Milano, Partigiani in Ogni Quartiere, Rete Studenti, Scuola di italiano Abdoul Guibre, Spazio di Mutuo Soccorso, Zam, Zip, Zona 8 Solidale.