Le donne e gli uomini che arrivano in Europa cercano un futuro.
Legittimamente, pensano di avere quel diritto all’esistenza che nei loro paesi è negato.
Tutti noi, come singoli e come collettività, abbiamo la responsabilità di fare in modo che questo diritto sia loro garantito.
Noi tutte e tutti, donne e uomini dell’occidente, insegnanti, studenti, lavoratori, pensionati, disoccupati, attivisti, operatori del mondo dell’informazione, intellettuali, esponenti del mondo della cultura, possiamo e dobbiamo scegliere: tra l’egoismo, la disumanità, le diseguaglianze, l’odio, il razzismo e la xenofobia che generano sofferenze, dolore e morte e l’umanità, la pace, l’eguaglianza e la giustizia sociale.
Abbiamo un compito: quello di dissolvere l’ottusità, la cecità e la sordità dei vertici degli Stati europei. Spingendoli una volta per tutte a fermare le stragi che per mare e per terra hanno ucciso migliaia di donne, uomini e bambini.
A offrire a queste donne e a questi uomini un’accoglienza dignitosa.
A sostenere con interventi e mezzi adeguati la costruzione del loro futuro.
A combattere in ogni spazio e in ogni luogo e con tutti gli strumenti possibili il dilagare della xenofobia e del razzismo.
Stare a guardare significa rendersi corresponsabili.
Per questo Lunaria aderisce alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi del prossimo 11 settembre e invita ciascuno e ciascuna a partecipare.
Qui è possibile leggere il manifesto della Marcia.
L’appuntamento a Roma è alle ore 17.00, presso la sede del centro Baobab, in via cupa 5 (qui dettagli).
Qui la lista, in continuo aggiornamento, delle altre città in marcia.