Luca Celada, dalle colonne de il Manifesto del 22 aprile 2021, racconta la gioia che è esplosa con un boato, davanti al tribunale di Minneapolis. Sono scorse lacrime fra quella folla e negli altri presidi che in tutto il paese hanno atteso il verdetto col fiato sospeso. Non basta l’esito positivo di una procedura penale a spiegare l’emozione della giornata di martedì. Dietro le lacrime e l’urlo liberatorio c’è un opprimente peso sul collo durato 400 anni. In quel tribunale di Minneapolis c’è stato un raro squarcio nell’incubo nero, forse un inizio. Comunque una vittoria epocale conquistata da un vasto movimento. In quell’aula è avvenuto un fatto storico: uno dei boia è stato ammanettato per un linciaggio registrato e trasmesso al mondo in diretta Facebook. Un esito che avrebbe dovuto essere scontato per una verità incontrovertibile, e invece è parso miracoloso.