Presentato per la prima volta lo scorso 11 maggio ad Istanbul da Javier Solana, il rapporto “Vivere insieme”, sull’integrazione dei migranti e il rispetto dei diritti delle minoranze nei paesi dell’Unione Europea, redatto da eminenti personalità del Consiglio Europeo, prima di approdare a Roma, ha fatto tappa a Berlino, Londra e Strasburgo. Ad illustrare il documento sono il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbijorn Jagland ed Emma Bonino che ha fatto parte del gruppo di ricerca. Il rapporto esamina il ritorno dell’intolleranza e della discriminazione in Europa, sottolineando quanto il rischio sia serio, identificando le cause e formulando una serie di proposte per “vivere insieme”. Il rapporto nasce dall’esigenza di analizzare le derive xenofobe che vedono protagonisti alcuni partiti politici in diversi Paesi europei, come pure l’intolleranza, la discriminazione, la perdita di libertà e i conflitti che spesso sono legati alle religioni. L’attenzione dei ricercatori si è focalizzata proprio sul trattamento delle minoranze nei Paesi membri del Consiglio, in particolare sulla questione relativa alla minoranza Rom. Nel documento vengono inoltre indicate alcune linee guida, le cosiddette raccomandazioni, a cui le istituzioni europee, ma anche ai Governi dei singoli Paesi, dovrebbero attenersi. Per il gruppo sono da estendere diritti e doveri civici, compreso il diritto di voto, in primis alle elezioni amministrative, al maggior numero possibile di cittadini stranieri residenti. Gli Stati Europei sono, inoltre, invitati ad intervenire per limitare le informazioni fuorvianti e gli stereotipi sull’immigrazione che circolano spesso nei media, in modo da fornire ai loro cittadini un quadro piu’ realistico della situazione e dei bisogni attuali e futuri dell’Europa in materia di immigrazione.