Saranno accolte dall’Italia le persone tratte in salvo dalla nave Salamis, sbarcata questa mattina a Siracusa.
Da tre giorni l’imbarcazione era ferma a 44 km dalle coste maltesi, impossibilitata ad attraccare a causa del divieto proveniente da La Valletta (ne abbiamo parlato qui).
“La posizione di Malta nel corso di questa crisi è stata ferma e legittima. Con la sua posizione Malta vuole inviare un messaggio forte”, ha dichiarato il primo ministro di Malta Joseph Muscat. Secondo le autorità maltesi, il capitano della Salamis avrebbe ignorato le istruzioni che gli sarebbero state date da una pattuglia italiana e dalle forze armate maltesi di riportare il gruppo di naufraghi nel porto libico più vicino. Per questo, secondo Muscat, la decisione di Malta era “una questione di principio, altrimenti si sarebbe creato un pericoloso precedente”.
Una questione di principio che rischiava di mettere a repentaglio l’incolumità di 102 persone.
Il via libera del governo italiano è arrivato dopo una notte di negoziati diplomatici intercorsi fra i governi italiano, maltese e greco.
“Il ricollocamento dei richiedenti asilo è un modo per mostrare solidarietà in Europa. Sarebbe ottimo se tutti e 28 gli Stati membri aiutassero e non solo sempre gli stessi”, ha affermato la Commissaria Ue agli affari interni Cecilia Malmstrom, intervenuta ieri per sollecitare Malta ad accogliere i migranti e per ricordare che “rispedire la nave in Libia sarebbe contro le leggi internazionali”.