Una rapina e addio luoghi comuni, titola il Corriere fiorentino. Si riferisce al fatto che a Prato una sessantenne, probabilmente italiana, ha strappato la collanina dal collo di una settantenne, salvo poi essere inseguita e fermata da un cittadino cinese.
Un articolo che, oltre a dare una notizia, vuole mostrare come i luoghi comuni siano sbagliati. In realtà, però, non si può fare a meno di scorgere i pregiudizi e gli stereotipi probabilmente presenti proprio nella mente del giornalista, che definisce quanto successo a Prato “un gesto di generosità in controtendenza”. Se c’è una controtendenza, significa che ci deve essere anche una tendenza, un comportamento canonico: quale sarebbe secondo il giornalista?
Il breve articolo parla poi della spiccata sensibilità dei cittadini cinesi nei confronti di furti e rapine in strada, dove sono le prime vittime, anche perchè è risaputa a Chinatown l’abitudine degli orientali a portare addosso parecchio denaro contante e preziosi. Come conosciuta è la loro scarsa propensione alla denuncia.
Ci troviamo ancora una volta di fronte alla generalizzazione di alcuni comportamenti – tra l’altro tutti da verificare – che secondo il giornalista sarebbero comuni di tutti gli orientali.
Le generalizzazioni fanno male, e soprattutto costruiscono il muro dello stereotipo e della banalizzazione davanti a una reale conoscenza delle persone.
E’ possibile dire davvero addio ai luoghi comuni, anche a quelli presenti sulla stampa?
Qui l’articolo del Corriere fiorentino.