Vi suggeriamo la lettura dell’intervista di Guido Caldiron, pubblicata l’11 luglio 2020 su il manifesto, a Linda Polman. Parla la giornalista olandese, autrice di «Gente di nessuno» (Luiss). Dalla Conferenza di Evian del ’38 al campo di Lesbo, la politica continentale nel prisma dei rifugiati. «Con la “neolingua” di “1984” Orwell spiegava come il potere celasse la verità. Allo stesso modo i politici annunciano che uno “tsunami di migranti illegali” distruggerà il nostro mondo». Tra gli argomenti usati a Evian per non accogliere gli ebrei in fuga c’era anche il «fattore attrazione». In una stagione nella quale cresceva l’antisemitismo specie nell’Europa centro-orientale, dominava l’idea che se gli altri Paesi si fossero mostrati troppo accoglienti con gli ebrei tedeschi e austriaci, ne sarebbero arrivati milioni dall’Est. L’atteggiamento verso i profughi è rimasto lo stesso.