Rosarno, 7-10 Gennaio 2010. Il 7 gennaio, le principali agenzie di stampa diffondono la notizia di una rivolta violenta dei braccianti stranieri nella Piana di Gioia Tauro. La protesta segue in realtà l’aggressione che in quel giorno ha colpito Ayiva Saibou, giovane rifugiato di 26 anni originario del Togo. Ayiva è stato colpito all’addome da alcuni piombini di un fucile ad aria compressa sparati da un’auto. La violenza contro Ayiva non è stata la prima né sarà l’ultima che avviene nella Piana. I lavoratori degli agrumeti che si ribellano in quel giorno di gennaio sono stanchi delle molte violenze razziste subite, ma anche delle condizioni di sfruttamento sul lavoro che da anni sono costretti ad accettare, nelle campagne della Piana. La narrazione mediatica della rivolta di Rosarno ci ricorda che l’informazione può contribuire ad alimentare una rappresentazione distorta dei cittadini stranieri, drammatizzando la narrazione delle forme delle loro proteste e al tempo stesso rimuovere le cause e il contesto che le muovono. Per una ricostruzione dei fatti di quei giorni scarica la scheda qui.