Il 19 ottobre 2018, a Roma, nel quartiere San Lorenzo, viene ritrovato il corpo di una ragazza di soli 16 anni, in uno stabile fatiscente situato in via dei Lucani 22. Si tratta di Desirée Mariottini. Insufficienza cardiorespiratoria è la causa del decesso che è sorta in seguito all’assunzione di un mix letale di stupefacenti. Dall’autopsia poi emerge che Desirée è stata anche vittima di stupro. Le indagini portano all’immediato arresto di 4 uomini, tutti stranieri, identificati come i responsabili della morte della giovane: due cittadini senegalesi di 26 e 43 anni, un cittadino nigeriano di 40 anni, e un 32enne originario del Ghana. Ad incastrarli, alcune tracce di DNA presenti sia sul corpo che sugli indumenti della vittima. Oltre a loro, sono accusati anche tre giovani italiani. La vicenda di Desirée si sviluppa in un clima già ostile verso i migranti, reso ancora più esasperato dal precedente terribile omicidio di Pamela Mastropietro, 18enne romana uccisa a Macerata da un cittadino nigeriano. In un dibattito pubblico già fortemente polarizzato, le parole utilizzate da Matteo Salvini e da alcuni giornali, finiscono per gettare benzina sul fuoco della “demonizzazione” dello straniero, riesumando argomenti tipici della più classica retorica razzista, quali quelli della cosiddetta “immigrazione incontrollata” e dell’esistenza di una presunta stretta correlazione tra criminalità e cittadini stranieri. La scheda, che potete scaricare qui di seguito, ne analizza alcuni aspetti.