Un peschereccio lungo circa 20 metri, salpato dal porto libico di Misurata il 1 ottobre 2013, con a bordo migranti di origine africana, per la maggior parte provenienti dall’Eritrea, giunge a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane, poco lontano dall’Isola dei Conigli, quando a seguito di un incendio a bordo, la barca gira su se stessa tre volte prima di colare a picco. Secondo le dichiarazioni di alcuni sopravvissuti, il barcone avrebbe avuto a bordo più di 520 persone. Dopo diversi giorni di ricerche sui fondali, vengono recuperati 368 corpi: un numero di vittime cosi elevato pone questa tragedia come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall’inizio del XXI secolo (ne avevamo parlato qui).
Quest’anno ricorre la Seconda giornata della Memoria e dell’Accoglienza. Qui di seguito il comunicato congiunto delle associazioni che hanno contribuito a realizzarla (Save the Children, Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, Archivio Memorie Migranti).
In occasione della Seconda Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in cui saranno commemorate le 368 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 e tutti i migranti scomparsi nel tentativo di raggiungere l’Europa, le organizzazioni e gli enti promotori di questa iniziativa chiedono ancora con forza alle istituzioni europee e agli Stati Membri:
- Apertura immediata di corridoi umanitari
Migliaia di bambini, donne, uomini ogni giorno sono costrette ad affidarsi ai trafficanti di uomini ed a rischiare la propria vita in mare o sulle rotte di terra per tentare di raggiungere l’Europa. È necessario prevedere canali di accesso legale al nostro continente, anche e soprattutto attraverso l’apertura di corridoi umanitari per fermare le stragi. Sarebbe il primo atto concreto per combattere i trafficanti di uomini ed impedire alle mafie di arricchirsi sulla pelle dei rifugiati. - Basta con i muri. Accogliere e trattare umanamente tutti coloro che scappano da guerra, dittatura e miseria
E’ necessaria una risposta coordinata a livello europeo e una forte cooperazione tra gli stati membri pergarantire accoglienza ed il rispetto dei diritti fondamentali dei rifugiati in ogni luogo dell’Europa, con un’attenzione particolare ai minorenni non accompagnati e alle donne. L’Europa deve garantire infrastrutture adeguate per il ricevimento e l’ospitalità di richiedenti asilo , in linea con gli standard minimi di una vita dignitosa e dei diritti fondamentali dell’uomo. - Potenziare la ricerca e il soccorso in mare, creare una banca dati europea del Dna per il riconoscimento delle vittime
E’ indispensabile destinare subito più fondi e mezzi per estendere e rafforzare le operazioni di ricerca e salvataggio in mare da parte degli stati Membri. Gli Stati dell’Unione devono lavorare in accordo per la costruzione di una banca dati europea che raccolga e cataloghi il dna delle vittime decedute nei naufragi, uccise dal freddo, travolte dai treni e in ogni altra causa di morte nel corso della loro marcia verso l’Europa, al fine dioffrire loro degna sepoltura e garantire ai familiari la possibilità di avere un luogo dove piangere e pregare. - Riformare il Regolamento di Dublino
che obbliga i migranti a chiedere asilo nel paese di primo approdo, generando situazioni di attesa e sofferenza anche all’ interno delle frontiere europee. - Creare un sistema di Asilo europeo
Sviluppare un sistema di asilo comune tra gli stati membri, improntato a principi di solidarietà, responsabilità collettiva, rispetto dei diritti umani dei richiedenti asilo, rifugiati e di chiunque fugga da situazioni di conflitto. - Investire nello sviluppo dei pesi di origine e transito dei migranti economici
E’ necessario legare i processi migratori a processi di cooperazione internazionale con lo sviluppo dei paesi di origine e transito dei migranti economici, anche tramite accordi internazionali che considerino la mobilità come una scelta che può favorire lo sviluppo umano. - Favorire l’integrazione di tutti i migranti nelle comunità locali di arrivo
Gli stati Membri devono assicurare lo sviluppo di strategie e misure in grado di assicurare ai migranti un pieno accesso ai propri diritti fondamentali e di giocare un ruolo come cittadini. Devono inoltre supportare e realizzare iniziative di sensibilizzazione ed educazione al fine di promuovere un dibattito pubblico basato su dati e informazioni corrette e reali; promuovere la solidarietà dei cittadini europei verso i migranti; combattere manifestazioni di razzismo, xenofobia e tutti i tipi di discriminazione.
Nel ambito delle commemorazioni, in collaborazione con il Comune di Lampedusa e Linosa e delle organizzazioni e gli enti promotori, sono state organizzate diverse iniziative che vedranno la presenza anche dei sopravvissuti del naufragio del 3 ottobre 2013.
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