Pubblichiamo la lettera aperta diffusa dalla Rete territoriale Roma est, e rivolta al Sindaco Ignazio Marino, alla giunta e al Consiglio capitolino, nonché ai Presidenti del IV e V Municipio di Roma.
Con questa lettera, la Rete chiede alla nuova giunta di impegnarsi per invertire le politiche capitoline intraprese fin’ora con riferimento ai cittadini rom.
In particolare, la mobilitazione della Rete arriva in seguito al primo sgombero forzato effettuato dalla giunta di Ignazio Marino giovedì scorso (ne abbiamo parlato qui): un segnale a cui i firmatari guardano con “assoluta preoccupazione”. Secondo la Rete, che ha creato “ una sorta di Intelligenza territoriale collettiva fatta di pratiche concrete”, è necessario superare la politica segregazionista, fallimentare e inadeguata dei campi, a favore di una reale convivenza.
Di seguito la lettera aperta
Roma, 13 Settembre 2013
Lettera aperta
Al Sindaco di Roma Ignazio Marino
Alla Giunta e al Consiglio Comunale di Roma
Al Presidente del IV Municipio di Roma Emiliano Sciascia
Al Presidente del Municipio V di Roma Gian Marco Palmieri
Realizzare la convivenza tra le Comunità Rom e Sinti ed i Quartieri su cui gravitano per andare al superamento definitivo dei Campi Rom a Roma
Le Realtà culturali, sociali e politiche firmatarie di questa lettera, dopo esperienze decennali di sperimentazione di attività di convivenza con le Comunità Rom e Sinti nell’area di Colli Aniene, Tor Sapienza, La Rustica, Alessandrino e Centocelle esprimono la propria volontà a lavorare insieme per una Nuova Politica che cambi radicalmente rotta con le precedenti amministrazioni della città di Roma e punti ad una vera integrazione di queste Comunità, in coerenza con la Strategia Nazionale di Inclusione Sociale dei Rom, Sinti e Camminanti.
In una fase così delicata per la nostra società, aggravata in primis dalla crisi economica, con cambiamenti sociali vertiginosi, resi palesi anche dalle ondate migratorie in aumento, noi Firmatari abbiamo deciso di creare insieme una sorta di Intelligenza territoriale collettiva, fatta di pratiche concrete, che dimostrino che nei nostri territori ci sono tutte le risorse necessarie per far fronte alla così detta “Emergenza rom”, che non è altro che la constatazione dell’inadeguatezza dei governi che si sono succeduti negli anni a capo della Città di Roma, nel gestire la povertà urbana delle periferie, determinando la creazione di ulteriore degrado, emarginazione e messa a rischio della sicurezza sociale.
Abbiamo l’esigenza di manifestare la nostra assoluta preoccupazione di fronte ai primi passi di governo di questa Giunta Comunale e di quelle Municipali, che non si sono ancora dichiarate, in modo forte e chiaro, contro il Modello dei Campi Rom e contro il Piano Nomadi.
Per queste associazioni e comitati, una politica decennale di questo tipo, portata avanti sia dalla sinistra che dalla destra, oltre che dimostrarsi completamente inadeguata, ha determinato un enorme spreco di risorse pubbliche.
Non ci possiamo permettere un nuovo fallimento di queste Politiche Sociali: le comunità Rom e Sinti sono stremate, in condizioni igienico-sanitarie pessime, con un succedersi di sgomberi e di criminalizzazioni di fronte all’opinione pubblica che banalizzano tutti i loro sforzi per la costruzione di una vita degna e per il perfezionamento della loro integrazione, banalizzando pure pratiche e progetti d’integrazione e di creazione di competenze socio-economiche che molte realtà culturali, sociali e politiche stanno realizzando per determinare una convivenza più matura.
I Cittadini che abitano nelle periferie sono esasperati, soprattutto per una cronica mancanza di servizi pubblici e di una reale presenza delle Istituzioni, che da anni non propongono piani e programmi di investimenti strategici in queste aree.
In questa situazione è facile allora promuovere l’odio tra la popolazione e pilotare azioni che possono sfociare nella guerra tra poveri e nella violenza più cieca.
Ci sono però anche molti cittadini che rifiutano questo tipo di manipolazioni, convinti che la rigenerazione delle aree urbane e la creazione di opportunità per tutti, eviterà la proliferazione di altre isole di degrado ed emarginazione, costituendo l’unica strada percorribile per una vera politica di riscatto, di benessere e di sicurezza della nostra società.
Vorremo allora capire se questa Giunta Comunale ha intenzione davvero di scrivere un nuovo capitolo per la città di Roma, ascoltando i diretti interessati (le Comunità Rom e Sinti), e coloro che hanno maturato un’esperienza di collaborazione con queste Comunità; gli unici soggetti, tra l’altro, che hanno anche provato a dare una contro-informazione a favore dell’umanizzazione di una situazione che ha trasceso ogni tipo di violazione dei diritti umani.
Stiamo preparando un dossier che vi faremo arrivare a breve con vari percorsi e progetti d’inclusione da noi ritenuti validi, con proposte che vanno dal rilancio e dal rafforzamento delle esperienze dei mercati dell’usato, alla creazione di cooperative di riuso e riciclo, al realizzare la raccolta differenziata porta a porta, all’offerta di sostegno extra-scolastico gratuito, integrato ed interculturale, all’auto-recupero di palazzi abbandonati e alla creazione di condomini multiculturali, allo sviluppo di orti e di agricoltura urbana, per recuperare il degrado ambientale e per creare redditi di sussistenza.
Tutte queste proposte hanno bisogno di un accompagnamento forte e deciso da parte delle Istituzioni, per determinare tempi più celeri di realizzazione e di successo.
Ormai ci sono generazioni e generazioni di nuovi cittadini nati in questi campi e non c’è più tempo da perdere! E non si possono più ostacolare le azioni di resilienza delle reti territoriali, che operano per ritessere i rapporti sociali spezzati.
Noi Firmatari abbiamo compreso che bisogna intervenire in una forma integrale e decisa, in dialogo con i territori, e con le comunità Rom e Sinti.
Sia Noi che Loro stiamo facendo tutti questi percorsi sulla nostra pelle, spesso abbandonati dalle Istituzioni. Non vogliamo rincorrere la rabbia o l’idea dell’emergenza permanente, né trovare soluzioni univoche e semplicisticamente immediate, ma lavorare per prevedere il lungo termine, trovando insieme le soluzioni, mettendo in azione e valorizzando tutte le energie, le intelligenze e le risorse a disposizione.
Chiediamo al Sindaco Marino e ai Presidenti Sciascia e Palmieri di mostrare coraggio nelle scelte, perché solo così potremo determinare un processo d’inversione al degrado fisico, sociale e morale cui stiamo assistendo, invitandoli ad incontrarci al più presto, ad un appuntamento pubblico, al fine di poter iniziare da subito un proficuo lavoro insieme.
Ringraziando dell’attenzione, i nostri più cordiali saluti.
Primi Firmatari:
Coordinamento Associazioni Colli Aniene:
Assoc. Crisalide
Ass.inFORMARE
Comitato di Quartiere Colli Aniene
Ass. Vivere a Colli Aniene
Ass. L’Anfiteatro
Sportello Interculturale Solidale “Lucio Conte”
Centro Culturale Municipale Giorgio Morandi
Rete ONU (Rete Nazionale Operatori dell’Usato) Coordinamento del Lazio
Associazione Vivirustica
Associazione L’Abbraccio
Centro Ambientale Territoriale Tor Sapienza
Centro Culturale Municipale Michele Testa
Occhio del Riciclone
Associazione Popica Onlus
Università degli Studi Roma Tre- Laboratorio Arti Civiche
Università La Sapienza (Brazzoduro)
Laboratorio Urbano Reset
Associazione Incorporartes – Progetto SàrSan
Terra Onlus!
ReOrient Onlus
Associazione Cittadinanze e Minoranze
Rete di Sostegno Mercatini Rom
Agenzia di Quartiere Tor Sapienza
Sportello Migranti presso il IV Municipio della Cooperativa Sinnos
Rete del IV Municipio
Associazione Antropos
Laboratorio Sociale Centocelle
Per contatti, adesioni ed informazioni: email: reteterritorialeromaest@gmail.com, telefoni: – 333/4765006 – 333/8702477