L’inchiesta ‘Prigionieri sull’isola‘ sui profughi minorenni imprigionati in Grecia e Bosnia, realizzata dall’inviato del Tg2 Valerio Cataldi, doveva andare in onda sabato scorso, ma è stata sostituita all’ultimo momento da una replica. Una decisione incomprensibile che ha portato una serie di associazioni che aderiscono alla Carta di Roma, fra le quali anche Lunaria, a inviare una lettera all’AD della Rai Fabrizio Salini e al direttore del Tg2 Ida Colucci. Nel merito, è intervenuto anche il CDR d’intesa con l’Usigrai, sottolineando che è nel rispetto dei codici deontologici rappresentati dalla Carta di Treviso e dalla Carta di Roma che il giornalista Valerio Cataldi ha realizzato il suo Dossier. Persino un parere scritto in proposito da uno degli estensori della Carta di Treviso, Franco Elisei, ha dichiarato trasmissibile il Dossier senza alcun bisogno di oscurare tutti i volti dei minorenni presenti. Condividiamo qui di seguito il testo della lettera inviata ai vertici Rai.
Alla c.a. dell’Amministratore delegato della Rai dott. Fabrizio Salini, alla c.a. della Direttrice del Tg2 dott.ssa Ida Colucci
In qualità di aderenti all’associazione “Carta di Roma” e di rappresentanti della società civile esprimiamo sconcerto per la mancata messa in onda, prevista sabato 20 ottobre su Rai2, del reportage di Valerio Cataldi sulla situazione dei migranti e dei richiedenti asilo, migliaia dei quali minorenni, sull’isola greca Lesbo e nella città bosniaca di Bihac.
Le motivazioni addotte dalla direzione del Tg2, riguardo a una presunta inadempienza dell’autore rispetto alle regole deontologiche della Carta di Treviso che sarebbe consistita nel non aver reso irriconoscibili mediante schermatura i minorenni ripresi nel documentario, appare pretestuosa e anche surreale essendo l’autore, tra l’altro, presidente dell’associazione “Carta di Roma”, essa stessa una carta deontologica. Inoltre uno degli estensori della Carta di Treviso, Franco Elisei, dopo aver visionato il reportage, ha affermato che lo scopo della Carta di Treviso è di tutelare i minori, contestualizzando i principi della stessa Carta. In questo caso i minori sono tutelati proprio dalla decisione di pubblicare le loro storie e i loro volti, piuttosto che di nasconderle.
Si è trattato di una decisione senza precedenti, considerata la lunga e meritoria serie di servizi sui minorenni a rischio o in zone di conflitti mandati in onda negli ultimi anni dal Tg2, alcuni dei quali a firma dello stesso Cataldi.
Lesbo e Bihac sono i due luoghi dove oggi le condizioni di vita dei migranti e richiedenti asilo sono più drammatiche ed i mass media non forniscono una informazione sufficiente per comprendere il dramma che vivono migliaia di persone e migliaia di bambini. È per questo che il reportage “Prigionieri dell’isola” rappresenta una importante testimonianza di cui il Servizio Pubblico deve consentire la visione.
Per queste ragioni chiediamo alla direzione del Tg2 la messa in onda tempestiva e integrale del reportage in questione.
Acli
Amnesty International Italia
Arci
Articolo 21
Asgi
Associazione Il Pettirosso
Associazione 21 Luglio
Cospe onlus
Cestim
Cir
Cser
Lunaria
MSF Italia
OIM
Ufficio Comunicazione Scalabriniani
UNHCR