Si è chiuso il secondo appuntamento del progetto Let’s meet up, svolto a Roma presso il centro Matemù il 5 e il 6 aprile 2019. Il progetto è sostenuto dal programma Erasmus+ KA3.
Nel primo meeting, svolto nel febbraio 2019, abbiamo disegnato una mappa delle forme del razzismo quotidiano più ricorrenti, dei progetti e dei servizi già esistenti per contrastarlo e degli interventi che ancora mancano. La mappa ci ha aiutati a definire alcune proposte per ideare una campagna di sensibilizzazione contro il razzismo in vista delle elezioni europee 2019. Nel secondo meeting del 5 e 6 aprile ci siamo messi al lavoro, articolando un’agenda rivolta ai decisori pubblici per chiedere un impegno istituzionale più forte contro l’hate speech e contro il razzismo quotidiano che assume moltissime forme: dall’insulto sull’autobus alla negazione di un diritto da parte di un servizio pubblico, sino ad arrivare alle violenze fisiche contro i migranti, i rifugiati e qualsiasi persona che sia considerata “diversa”.
L’agenda rivolta ai decisori pubblici
Nel corso del secondo meeting a partire dalla mappa disegnata nel corso del primo meeting, divisi in gruppi di lavoro, abbiamo articolato il testo di un’agenda rivolta ai decisori pubblici che ha individuato alcune priorità.
Ai candidati al Parlamento europeo chiediamo di espellere l’odio, la xenofobia e il razzismo dalla retorica pubblica nella campagna elettorale e nel corso del loro mandato una volta eletti; assumere l’impegno e la responsabilità di promuovere nella retorica pubblica della campagna elettorale e nel corso del mandato i valori fondamentali enunciati nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia; non pubblicare, esporre o diffondere qualsiasi messaggio, manifesto o dichiarazione che istighi all’odio, alla xenofobia o al razzismo; se eletti, di assumere come priorità la prevenzione e la tutela contro ogni forma di discriminazione nel welfare, nel mondo del lavoro e della scuola; rafforzare l’impegno dell’Unione Europea contro la diffusione dei discorsi discriminatori, xenofobi e razzisti nel dibattito pubblico, mediatico e istituzionale; promuovere azioni comunitarie volte al rafforzamento dei sistemi di protezione delle vittime di violenze razziste e al sostegno delle organizzazioni di tutela in tutti gli stati membri; un maggiore sostegno e visibilità agli enti/organizzazioni di tutela delle vittime di razzismo già esistenti.
Agli amministratori locali e nazionali chiediamo invece di garantire a tutte le persone residenti e in modo paritario i diritti sociali fondamentali: salute, scuola, prestazioni sociali e residenza sul territorio; formare il personale dei servizi per assicurare la parità dei diritti ed evitare ogni forma di discriminazione; assicurare forme umane di accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati che ne favoriscano la progressiva autonomia e l’inserimento sociale; garantire piena trasparenza di informazione rispetto ai diritti di accesso ai servizi.
La campagna “Siamo tutti sullo stesso autobus”
Nella seconda parte del meeting abbiamo invece lavorato insieme a definire le tappe e gli strumenti da utilizzare per lanciare una campagna di sensibilizzazione da promuovere online sul tema dei diritti umani e contro il razzismo da lanciare il prossimo mese in vista delle elezioni europee.
Per lanciare e veicolare la campagna si è scelto di realizzare un breve video ambientandolo in uno spazio in cui avvengono spesso discriminazioni: quello dei trasporti pubblici. Il titolo scelto per la campagna vuole lanciare un messaggio di eguaglianza e il video servirà proprio a raccontare che, nonostante stereotipi e pregiudizi diffusi, “Siamo tutti sullo stesso autobus”!
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