Giovedì 12 aprile, intorno alle 18, a Roma, su un vagone della metro B, tra le fermate Termini e Cavour, è avvenuta una violenta aggressione razzista ai danni di Nazir Rafiq Ahmad, un professore indiano di 50 anni che insegna inglese da undici anni nella Capitale. «Brutto straniero tornatene a casa tua» gli ha gridato un diciannovenne romano, che poi l’ha insultato e picchiato, dandogli delle testate in pieno volto, rompendogli il setto nasale.
Nonostante la violenza sia stata accompagnata da un’esplicita offesa razzista, secondo la redazione di Repubblica on line “La polizia, che ha denunciato un giovane di 19 anni, ha al momento escluso un movente razziale per l’aggressione”.
Alcune delle persone che hanno assistito alla scena sul vagone hanno cercato di allontanare il giovane, intimandogli di fermarsi.
La vittima dell’aggressione è stata ricoverata nel reparto maxillo-facciale dell’Ospedale San Giovanni di Roma dove oggi subirà un intervento. Intanto si cercano testimoni che possano aiutare a ricostruire la dinamica dell’episodio. La polizia ha denunciato il giovane “con l’accusa di lesioni” … a quanto pare, sembra che si debba ancora accertare e comprovare la motivazione xenofoba dell’aggressione. Come se quanto accaduto, non fosse già sufficiente a dimostrarlo.