Pubblichiamo qui di seguito un articolo scritto dall’antropologa Annamaria Rivera per il blog di MicroMega e pubblicato il 31 ottobre. L’autrice, attraverso un’acuta analisi dei fatti di Gorino (noi ne abbiamo parlato qui e qui), riporta alla nostra attenzione le dinamiche del “razzismo popolare” e le subdole manovre dei cosiddetti “imprenditori politici e mediatici del razzismo“.
Le barricate caserecce di Gorino e gli imprenditori politici del razzismo
di Annamaria Rivera
Dopo che Gorino Ferrarese è salita agli onori (si fa per dire) delle cronache per le sue barricate contro donne e bambini profughi, una nuova notizia è emersa dal fondo melmoso di questa frazione di Goro che conta appena 641 anime. Da almeno un anno e anche durante i giorni della vergogna, all’interno e all’esterno della chiesa locale è restata affissa un’ignobile locandina che recitava: «Visto che noi siamo, per voi, infedeli: ma perché non ve ne andate nel vostro califfato di Iraq con il santo Califfo El Bagdadi, il quale vive di armi e uccide a tutto spiano coloro che non sono sunniti?».