Questa notte un lavoratore è stato ucciso, travolto da un tir, mentre stava partecipando a un picchetto. E’ successo a Piacenza. Erano le 23.45, l’uomo era in presidio, insieme ad alcuni colleghi, davanti ai magazzini della Seam, azienda in appalto alla GLS, colosso della logistica, quando è stato travolto da un camion che voleva forzare il blocco.
Lo sciopero era stato indetto dall’Unione Sindacale di Base, a seguito della mancata regolarizzazione di tredici contratti, nonostante la presenza di accordi siglati anche dall’azienda. “Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la Usb aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato”, spiega il sindacato nel comunicato diffuso subito dopo quanto successo. Un’assemblea che si era conclusa con uno sciopero immediato. Ed è proprio durante l’azione di sciopero che Abd Elsalam Ahmed Eldanf, 53 anni, di cittadinanza egiziana, è stato ucciso, travolto da un camion che ha forzato il blocco dei lavoratori davanti ai cancelli dell’azienda.
Secondo quanto riferito dall’Usb, l’autista del veicolo sarebbe stato incitato da un responsabile dell’azienda a sfondare il picchetto. Le parole del sindacato di base sono dure e chiare: quanto avvenuto è “un assassinio padronale per difendere il profitto”. Il tutto davanti allo sguardo delle forze dell’ordine, intervenute poi per impedire il linciaggio dell’autista attaccato dagli altri lavoratori in sciopero.
Abd Elsalam non aveva un contratto precario. Era un lavoratore impiegato nell’azienda dal 2003 padre di 5 figli. E’ stato ucciso mentre difendeva il diritto a un lavoro contrattualizzato e regolare per i suoi colleghi. E’ stato ucciso mentre lottava per i diritti di tutti: i suoi, quelli dei suoi colleghi, dei suoi figli, i nostri.
Diritti la cui erosione a favore del profitto è sempre più ampia, lampante e quotidiana.
Quanto accaduto a Piacenza è un fatto gravissimo che ci riguarda tutti.
L’Usb ha dichiarato lo sciopero immediato di tutto il settore della logistica a livello nazionale dalle 05 di oggi 15 settembre alle 05 del 16 settembre con blocco dei magazzini e delle merci, ed ha invitato le proprie strutture di fabbrica ad organizzare scioperi e fermate di protesta.
Oggi a Roma, alle ore 15.00 è stato organizzato un presidio sotto il Ministero del Lavoro in Via Veneto, per protestare contro la quotidiana erosione dei diritti dei lavoratori e chiedere un incontro al Ministro del lavoro Giuliano Poletti.
Sabato 17 alle ore 12 a Piacenza si terrà una manifestazione nazionale.
Qui il comunicato dell’Usb
Serena Chiodo