Oggi a Lampedusa è il giorno della sfilata politica.
Il premier Enrico Letta, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, il presidente della Commissione Europea Manuel Barroso e il commissario europeo per gli Affari Interni Cecilia Malmstrom sono atterrati alle 9.30 all’aeroporto dell’isola.
Dentro l’hangar, le 289 salme delle vittime del naufragio del 3 ottobre scorso.
Fuori, i lampedusani a protestare. “Vergogna”, “Assassini”, “Andate a visitare il centro di accoglienza, andate a vedere come vive questa gente”.
E quando la delegazione è arrivata al molo Favaloro, dove in questi giorni sono stati deposti i cadaveri recuperati, gli armatori hanno fatto suonare le sirene delle imbarcazioni.
Il programma ufficiale non prevedeva la visita al centro d’accoglienza di Lampedusa, dove vivono oltre 800 persone, di fronte a una capienza di 250 posti. “Il molo Favarolo e il centro sono due tappe imprescindibili per la visita di Barroso e di Letta, per vedere da vicino l’entità dell’immensa tragedia che si è consumata”, ha affermato la sindaca dell’isola Giusi Nicolini. E così, anche grazie alle proteste dei cittadini, il programma è stato cambiato, e la delegazione visiterà il centro.
Ieri durante la riunione dei Ministri europei per gli Affari Interni che si è tenuta a Lussemburgo, Cecilia Malmstrom ha annunciato il lancio di una “grande operazione Frontex per il salvataggio di chi si trova in difficoltà” e la creazione di una “task force tra l’Italia e la Commissione” per capire cosa serve a Roma per far fronte all’arrivo dei migranti. ”La Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di garantire risorse e impegno politico per lanciare una vasta operazione di controllo del Mediterraneo. Ho proposto di schierare i mezzi di Frontex in tutto il Mediterraneo, da Cipro alla Spagna, per dare vita a una task force contro il traffico illegale di esseri umani”, ha spiegato Malmstrom.
Insomma un’intensificazione dei controlli, “esattamente il contrario di ciò che sarebbe necessario”, come spiega Grazia Naletto, visto che “in realtà Frontex è una vera e propria macchina da guerra contro i migranti, ed è scandaloso che il suo rafforzamento venga riproposto oggi a seguito della strage di Lampedusa del 3 ottobre”.
Sul piano interno, il Cdm di oggi pomeriggio si dovrebbe occupare del dl per l’attuazione della direttiva europea sull’asilo politico: indiscrezioni affermano che il governo potrebbe prendere in esame anche la riforma della legge Bossi-Fini. Anche se una reale riforma della normativa sull’immigrazione sembra molto lontana, visto che l’apertura di un dialogo politico in tal senso è praticamente inesistente.
Mentre si aspettano eventuali mosse concrete in direzione di un cambiamento reale, che metta in primo piano la tutela della vita e della dignità delle persone e non la “difesa delle frontiere”, a Lampedusa restano la rabbia, il dolore, il senso di abbandono, le salme nell’hangar, le condizioni invivibili del centro di accoglienza: in una parola, la realtà.