Al giovane 24enne marocchino Abderrahman Salhi avevamo dedicato alcune pagine del secondo libro bianco sul razzismo in Italia, poiché la sua vicenda, benché ignorata dalla stampa e dai media, costituisce uno degli esempi più gravi di razzismo istituzionale. Non avevamo rintracciato molti articoli sul caso: i protagonisti della violenza erano i carabinieri della caserma di Montagnana: e quando si tratta di forze dell’ordine la “prudenza” dei mass media è sempre “d’obbligo”. Il corpo di Abderrahman era rimasto in acqua nel fiume Frassine almeno una settimana e presentava lesioni e tumefazioni: era il maggio del 2011. Oggi viene chiusa l’indagine che ha confermato i nostri timori iniziali: ovvero il fatto che la pratica dei “bagni forzati” nei confronti dei cittadini stranieri fosse una prassi abituale dei carabinieri fin dall’estate 2010. Almeno sette i casi accertati di cui sono stati protagonisti, loro malgrado, tre cittadini stranieri, tutti d’origine nordafricana. La procura si prepara a sollecitare il processo per quattro carabinieri con una diversa declinazione delle singole responsabilità penali: il maresciallo capo Claudio Segata, 44 anni, e il carabiniere Giovanni Viola, 31anni, sono accusati di sequestro di persona e violenza privata continuati (con l’aggravante di aver commesso i fatti nella veste di pubblici ufficiali con abuso dei poteri e in violazione dei doveri relativi a una funzione pubblica) per sette episodi, fra i quali quello mortale; mentre gli appuntati scelti Daniele Berton, 44 anni e Angelo Canazza, 42enne, sono accusati di aver omesso di denunciare all’autorità giudiziaria i reati commessi dai colleghi, nonostante fossero agenti di polizia giudiziaria tenuti a farne rapporto. Purtroppo la verità su quel che realmente sia davvero accaduto quel giorno non la sapremo mai. E purtroppo, dobbiamo constatare che anche in questo caso la notizia non ha avuto molta visibilità sui media.
Leggi l’estratto dal libro “Cronache di ordinario razzismo. Secondo libro bianco sul razzismo in Italia”, a cura di Lunaria, Edizioni dell’Asino.